Riaperto a tempo di record il sentiero Olivato

Fu chiuso il 20 luglio per smottamenti e rottura di un cavo di sicurezza; conduce al Miaron, meta tra le preferite di Wojtyla

LORENZAGO

La sezione Cai di Lorenzago informa che il sentiero attrezzato segnavia numero 325 “Giovanni Olivato”, che dal passo della Mauria porta al bivacco “Aldo e Miranda Vaccari” (nel Gruppo del Cridola), è nuovamente percorribile. L’importante e frequentato itinerario era stato chiuso il 20 luglio con ordinanza del sindaco Mario Tremonti a seguito di smottamenti e della rottura del cavo di sicurezza in un tratto molto esposto.

La sezione ha provveduto immediatamente al ripristino del percorso ed alla sua messa in sicurezza grazie all’opera di alcune guide alpine, che hanno finito in tempo per la festa del 40° di costruzione del bivacco Vaccari, celebrata ancora il 20 agosto.

Il percorso, che si snoda per oltre 13 km con un dislivello di 1400 m, percorrendo ghiaioni e cenge molto suggestive e tratti esposti su roccette (corde metalliche), è adatto ad escursionisti esperti muniti di attrezzatura da ferrata.

Le guide hanno provveduto a sostituire 10 metri di cavo e 5 chiodi, resi insicuri dalla neve; hanno ripristinato la traccia del sentiero in più punti ed hanno pure provveduto ad un nuovo segnavia.

Sono intervenuti Roberto Canzan, Ferruccio Svaluto, Michele Zandegiacomo e Mauro Zannoni, i quali hanno pure tagliato gli arbusti che erano caduti a seguito del maltempo. L’itinerario parte dal passo della Mauria lungo una vecchia carrareccia sterrata con segnavia 325 che sale a tornanti al vecchio ricovero militare del Miarón (recentemente oggetto di recupero conservativo).

Si tratta di una delle mete preferite di San Giovanni Paolo II quand’era ospite a Lorenzago. Il Miaron è stato altamente strategico durante il primo conflitto mondiale, come testimoniato dalle varie postazioni che si incontrano. Il ricovero è un’importante struttura militare costruita dagli italiani durante la grande guerra con il compito di controllare il nemico grazie alla sua favorevole posizione. Il sentiero prosegue tra i mughi, entra in una piccola valle e poi attraversa sulla costa settentrionale il monte Miarón. Attraversa un ghiaione e raggiunge dapprima la sorgente del Pissàndol quindi l’itinerario attrezzato “Giovanni Olivato”, con corde metalliche nei punti più scabrosi e una lunga cengia che attraversa i versanti occidentali del Miarón e della Pitacco; parecchi i tratti esposti. Si arriva così al fondo dell’alta Val Crìdola ed il sentiero segnato 340 che la risale, da qui più ripidamente, per raggiungere il bivacco Vaccari. –

Francesco Dal Mas

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi