Riaperta Malga Palughet per il ristoro dei turisti

LONGARONE. In questi giorni, con il primo fine settimana di luglio, riapre, per la stagione estiva, la Malga Palughet, che si trova nella zona del bosco di Cajada. Immersa nel Parco nazionale delle...

LONGARONE. In questi giorni, con il primo fine settimana di luglio, riapre, per la stagione estiva, la Malga Palughet, che si trova nella zona del bosco di Cajada.

Immersa nel Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi a 1.257 metri di altezza, la struttura, un tempo adibita anche ad agriturismo, fornisce un servizio di ristoro per tutti gli escursionisti di passaggio.

Dopo aver completato le ultime formalità burocratiche, anche quest’anno la malga è di nuovo operativa sotto la gestione della famiglia Dell’Armellina che va avanti da 18 anni. I gestori provengono dal trevigiano, ma ormai da quasi due decenni hanno deciso di dedicarsi a questa attività durante i mesi più caldi.

«Forniamo un servizio di ristoro per i viaggiatori», spiegano i gestori, «con panini e spuntini vari. La zona è di particolare pregio perché immersa nella natura, anche se purtroppo non molto conosciuta e frequentata come meriterebbe. Il valore aggiunto, che è anche il motivo che ci spinge a fare questa scelta di staccarci dalla quotidianità di paese, è il luogo incontaminato, dove è forte la presenza di animali selvatici, come i cervi. C’è un turismo lento fatto da appassionati della montagna, dato che siamo a un crocevia di percorsi escursionisti di pregio, persone a cui vogliamo dare un piccolo servizio».

La malga rimarrà aperta fino alla terza settimana di settembre ed è facilmente raggiungibile, sia in auto che con un percorso escursionistico a piedi, dalla frazione di Faè risalendo la strada bianca lungo il fiume Desedan e poi verso l’interno della zona di Cajada. Si trova inoltre lungo il percorso alpinistico dell’Alta Via numero 3. —

ENRICO DE COL.

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