Revenge porn alla barista Otto pagano 21 mila euro

Gigi Sosso

FELTRE

Foto a seno nudo virale su whatsapp: non doversi procedere per gli otto condivisori e diffusori delle immagini. Gli otto non avevano assecondato la richiesta economica della barista di Feltre, ma avevano presentato una propria offerta, che è stata giudicata congrua prima dal pubblico ministero D’Orlando e poi anche dal giudice Marson. Hanno versato in tutto 21 mila euro, chi di più e chi di meno, a seconda della diffusione che avevano dato alla foto tra i propri compagni di squadra del calcio o del rugby.

Gli avvocati Resenterra, D’Agostini, Coppa, Pelosio, Zanon e Zannini hanno chiuso la vicenda in maniera più conveniente rispetto agli altri otto indagati per diffamazione aggravata o revenge porn (diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti), che avevano ottenuto il ritiro della querela grazie al versamento della cifra richiesta attraverso l’avvocato di parte civile Montino. Hanno firmato anche una clausola di riservatezza, di conseguenza non sono note le cifre corrisposte, ma tutto fa pensare che abbiamo speso più soldi per togliersi dai guai.

Ci sono anche le motivazioni della sentenza e non è che ci sia molto da spiegare: l’ex fidanzato della donna è colpevole di diffamazione aggravata e gli altri di revenge porn, un reato entrato in vigore in un secondo momento, ma la loro condotta risarcitoria o riparatoria ha estinto il reato. Senza arrivare per forza a dire che si trattava di una foto artistica, da parte degli indagati non c’era la volontà di nuocere alla persona offesa. È stata poco più che una goliardata, anche se per lei non dev’essere stato gradevole e qualcuno ha commentato in maniera pesante. Chiaro che non è una cosa da fare, pena il pagare una somma in denaro, che può essere più o meno ingente, a seconda del numero di invii o di condivisioni. —



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