“Rete Dolomiti” finanzierà la nuova cabinovia in centro a Cortina

Gli impiantisti fanno squadra, danno vita a una società e portano avanti il progetto. Ghedina: «Il nostro obiettivo è eliminare gli intasamenti verso le ski aree»
Cortina, 1 gennaio 2007. Sciatori sulle piste di socrepes
Cortina, 1 gennaio 2007. Sciatori sulle piste di socrepes

CORTINA

I privati fanno squadra e danno vita a Rete Dolomiti, con l’obiettivo di realizzare in tempi relativamente brevi una cabinovia che, partendo dal centro di Cortina, porti gli sciatori alle piste ai piedi delle Tofane. «Stiamo lavorando in maniera piuttosto intensa per la realizzazione di questo nuovo impianto di risalita», rivela il sindaco Gianpietro Ghedina, «che dovrebbe partire dall’area dei campi da tennis Apollonio e arrivare a Socrepes».

L’opera rientra nel quarto livello del Piano di infrastrutture per i Mondiali di sci del 2021, un livello che non doveva essere realizzato, ma approntato a livello progettuale. Ora, però, in vista delle Olimpiadi c’è una nuova accelerazione. «Gli impiantisti locali», spiega Ghedina, «si sono riuniti in un gruppo denominato Rete Dolomiti e hanno presentato al Comune e al commissario di Governo Luigi Valerio Sant’Andrea di realizzare a loro spese l’impianto, che costerà dai 12 ai 13 milioni di euro. Noi abbiamo sposato la proposta e abbiamo lavorato in sinergia affinché l’iter possa procedere con i dettami della legge 50/2017 varata per i Mondiali. Una legge che agevola gli iter, in quanto il commissario, pur rispettando il codice degli appalti, può utilizzare una procedura accelerata circa le tempistiche di pubblicizzazione dei vari atti».

«Il progetto», prosegue Ghedina, «si inserisce in maniera armoniosa nel Piano infrastrutturale previsto per la rassegna iridata. Parliamo di un’opera importantissima per la diminuzione del traffico che, soprattutto durante la stagione invernale, intasa le strade che portano alle ski aree di Tofana, Cinque Torri e passo Falzarego. L’impianto porterebbe gli sciatori direttamente in pista e da lì, considerando che sarà costruita anche una cabinovia che collegherà Pocol con le Cinque Torri, negli altri comprensori».

L’obiettivo è realizzare la nuova cabinovia ben prima dei Giochi olimpici invernali del 2026. «Rete Dolomiti», prosegue il sindaco, «ha l’obiettivo del 2021, ambizioso ma non irrealizzabile, vista la sinergia con Sant’Andrea e la Regione Veneto che guarda con attenzione a tutte le iniziative legate alla mobilità sostenibile. Sono contento che, dopo anni di divisioni, la maggior parte degli impiantisti abbia deciso di collaborare, dando vita alla società Rete Dolomiti, che guarda al futuro di Cortina».

Il tutto con un approccio legato alla sostenibilità: «Un concetto», chiosa Ghedina, «che sembrava solo una parola che va di moda, ma che noi stiamo rendendo concreto. Stiamo creando un sistema “ecologico” per vivere e godere della montagna. Per i cortinesi e gli ampezzani porre al centro la natura e il nostro ambiente è da sempre un imperativo: lo vediamo con le Regole, che hanno gestito e tutelato il territorio al meglio, ma lo vediamo anche in municipio dal lontano 1979, quando amministratori lungimiranti bloccarono il Piano regolatore, consentendo di edificare solo alberghi o case in diritto di superficie. L’obiettivo finale è rendere Cortina una città più moderna e più sostenibile, con interventi condivisi». —
 

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