Restauro della Gabelli: è caccia ai contributi FOTO

BELLUNO. Entro la fine di quest’anno partiranno i lavori per il recupero della palestra. Per gli interventi di ristrutturazione di tutta la struttura scolastica ci vorrà ancora tempo. Nel frattempo, i cancelli delle storiche scuole Gabelli di Belluno sono stati riaperti.
Un primo passo. Da ieri il giardino è tornato accessibile al pubblico. Dopo i lavori di potatura, panchine e cestini nuovi e messa in sicurezza, l’amministrazione comunale e l’Associazione cittadini per il recupero delle scuole Gabelli hanno inaugurato lo spazio rimesso a nuovo. «L’inaugurazione coincide con la prima edizione dell’iniziativa “La Belluno dei bambini”», ha sottolineato l’assessore Valentina Tomasi. «Finalmente i bambini, le famiglie, la cittadinanza potranno “reimpossarsi” di questo storico giardino, che diventerà uno spazio pubblico aperto negli stessi orari del Parco Città di Bologna». A intrattenere gli alunni delle due classi prime delle Gabelli, arrivati per l’occasione, c’erano i volontari del Gds (Gruppo divulgazione scientifica) e dell’associazione “Margine”, che saranno presenti anche nei prossimi giorni. «Ridisegnato anche il percorso ciclo-pedonale, che ospiterà poi le lezioni di educazione stradale per i bambini della Polizia municipale», ha detto ancora la Tomasi. «A breve si provvederà a installare i punti luce» «Nei prossimi giorni gli spazi saranno riempiti con la segnaletica storica delle Gabelli», ha precisato il dirigente scolastico Fulvio De Bon, che fino al 2009 è stato nella scuola del capoluogo. «Questo è un primo passo importante per la riapertura degli spazi interni. Ci auguriamo che i bambini della classe prima oggi qui presenti possano, entro il quinto anno, riuscire a entrare in questa scuola».
Prima di tutto la palestra. Un auspicio condiviso dall’amministrazione, che ha annunciato che entro la fine del 2013 sarà dato il via ai lavori alla palestra. «Grazie alla collaborazione con la Fondazione Cariverona», dice il sindaco Massaro, «abbiamo il finanziamento di 240 mila euro necessario per sistemarla. Ci auguriamo di partire con i lavori al più presto. La palestra è il simbolo dell’inizio di un recupero. E comincia a essere visibile quello che stiamo facendo, ossia mettere al centro della politica la persona. I nostri progetti vanno in questa direzione. Un’attenzione particolare va al mondo dell’istruzione e dell’infanzia, che sta portando Belluno a livelli di eccellenza, soprattutto nella primaria».
Alla ricerca di fondi. Per quanto riguarda il recupero globale della scuola bisognerà ancora aspettare. «Partire in questo senso nel corso della mia legislatura è il mio sogno», ha messo in risalto Massaro. «Ridare alla città una scuola a cui sono legato da un legame affettivo e che costituisce un edificio di grande pregio sarebbe per me un orgoglio». Il problema è che, in una congiuntura economica come quella attuale, avere i fondi che servirebbero è impresa ardua. «Senza aspettare Stato e Regione, anch’essi in difficoltà», ha aggiunto Massaro, «stiamo lavorando per mettere insieme finanziamenti di carattere diverso, dai Fas ai Fondi europei. Ci vogliono 5 milioni di euro per recuperare la struttura. Un’idea potrebbe essere quella di intervenire a lotti, per step. Oppure è emersa l’ipotesi di restaurare per il momento una sola delle ali».
Ma la questione è anche un’altra: in attesa degli interventi definitivi, bisogna pensare ai tanti lavori di manutenzione, dal sistema statico all’impianto idraulico. «La scuola è in rapido e progressivo ammaloramento», ha spiegato Marco Rossato, presidente Associazione per il recupero delle Gabelli, «quindi bisogna intervenire per evitare di trovarsi con ulteriori lavori da fare». «A questo proposito», ha fatto eco Biagio Giannone, consigliere con delega alle strutture scolastiche, «continua il nostro impegno nel monitoraggio della struttura delle scuole e stiamo elaborando progetti da portare in giunta anche per le Gabelli».
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