Rédélé, nuovo socio e sguardo sugli Usa

L’ad dell’occhialeria Alessandro De Vecchi ha cambiato le strategie, puntando su altri materiali e tecniche innovative

BELLUNO. Rédélé cambia rotta, trova un nuovo socio strategico e di finanza ed ora Belluno fa rima con Los Angeles.

«Sono andato in California a trovare ispirazione – spiega Alessandro De Vecchi, amministratore unico – perché è laggiù, a Los Angeles, che da sempre nascono le nuove tendenze. Basta pensare ai figli dei fiori ed allo skateboard, al windsurf ed alla musica rock. Anche Oakley, storico marchio di occhiali oggi di Luxottica, è nato lì».

Quindi Rédélé cambia, ma perché?

«Perché dopo cinque anni di attività, avevo bisogno di una scossa, di una nuova sfida, di un’altra start-up, di stimoli importanti».

Cosa cambia e come?

«La vera rivoluzione sta ovviamente nel prodotto e parte da una considerazione ben precisa: anche nell’occhiale la qualità fa premio sulla quantità. Il nostro cliente ci chiede un prodotto che si identifichi chiaramente, ma che abbia anche quelle specifiche tecniche (materiali innovativi, leggerezza) ormai imprescindibili. Lo stesso ottico vuole fornire al suo cliente un prodotto che duri nel tempo».

Quindi nuovi materiali?

«Sì, dall’acetato, che pure utilizziamo ancora per alcune nostre linee, come quella che realizziamo per Stefanel, si passa ad un combinato di beta-titanio per le aste e di TR2R per il frontale. Questo materiale, che deriva dal TR90, consente di combinare insieme due polimeri che rimangono attaccati senza colle. Il risultato garantisce flessibilità e tenuta e si presta alle migliori realizzazioni stilistiche».

Poi c’è la parte creativa.

«I nostri nuovi occhiali sono disegnati da un team di Los Angeles, ventidue nuovi modelli (uomo, donna e unisex) che proporremo al Mido di Milano, dal 25 al 26 febbraio prossimi e che porteremo poi alla Fiera di New York dal 16 al 18 marzo. Tutti realizzati rigorosamente in Italia, perché la qualità nella produzione ovviamente la si trova solo qui».

Quanto costa il nuovo occhiale?

«Al pubblico l’occhiale da sole con lente polarizzata verrà proposto sui 200 euro».

Appassionato di viaggi e di volo aereo, Alessandro De Vecchi 36 anni, passa ormai almeno un mese e mezzo all’anno a Los Angeles. Ha fondato la Rédélé a Belluno nel 2012 come marchio innovativo molto orientato ai giovani, facendo leva da subito sul marketing e sul packaging.

Proviene dal settore della moda (a 19 anni ha avuto un primo punto vendita a Belluno di abbigliamento da skateboard e da snowboard), ed è un abile uomo di relazioni. Ha così siglato, negli ultimi due anni, un importante accordo con Stefanel con l’esclusiva mondiale per cinque anni per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole con quel marchio; ed ha anche firmato gli occhiali di Bausch+Lomb, la famosa azienda americana, produttrice di lenti, lenti a contatto ed altri prodotti per la vista e gli occhi, nonché apparecchi elettromedicali per oftalmologi, ma universalmente nota soprattutto per aver inventato il modello Ray-Ban, poi venduto a Luxottica nel 1999.

Infine De Vecchi ha aperto anche una vetrina in pieno centro a Belluno, al n. 3 di piazzale Cesare Battisti, con l’obiettivo di diventare un punto di ritrovo per i giovani bellunesi.

Veniamo ai numeri: come è stata possibile questa riconversione?

«Per modificare così radicalmente l’azienda in sei mesi ci vuole uno sforzo importante per quanto riguarda la produzione, la ricerca ed i materiali, il marketing e l’immagine. Ed ovviamente ci vuole la “benzina”. Io ho avuto la fortuna di trovare un socio di finanza e di strategia, un imprenditore bellunese come me, che ha investito una cifra importante, un milione di euro in due anni, per il 45% della mia società; io ho un altro 45%, e mi occupo di tutta la parte creativa e di produzione, mentre un terzo socio, consulente per il controllo di gestione, garantisce la quadratura dei conti. Con questi presupposti siamo riusciti a crescere ed avere già oggi cinque dipendenti in Italia ed uno a Los Angeles, dove abbiamo un ufficio, e 16 collaboratori esterni. Inoltre abbiamo un nuovo direttore commerciale, Luca Marinello».

Il nome del socio? «Al momento è riservato. Lavora in tutt’altro settore, è alla guida di una delle più belle realtà imprenditoriali della nostra provincia ed ha deciso di diversificare credendo nei miei progetti».

Prospettive?

«Quella di chiudere il 2018 con 50.000 occhiali venduti ed un fatturato sui 2,3 milioni di euro».

Mercati? «Italia 30%, resto d’Europa (50%) e Usa (20%)».

Grande importanza dunque alla comunicazione.

«La nuova campagna pubblicitaria, che presentiamo a Mido, è curata da Amanda Marsalis, regista di alcune serie di Netflix, e da una fotografa di Barcellona, Pia Riverola, entrambe residenti a Los Angeles. Poi abbiamo una persona dedicata ai social, in particolare Instagram che sta surclassando ormai Facebook, in diretto contatto con la Riverola che a Los Angeles propone i contenuti. Perché tutto, come dicevo, nasce lì. Tanto che anche le più grandi aziende della Silicon Valley si stanno spostando verso Venice Beach, la spiaggia che viene ormai chiamata la Silicon Venice».



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