Rapina al Ceis i due giovani restano in carcere

BELLUNO. Rimangono dietro le sbarre Stefano Nocent, 25 anni di Palmanova e Alberto Zanon, 30 anni di Puos d’Alpago (difeso dall’avvocato Martino Fogliato), i due protagonisti, lo scorso weekend,...

BELLUNO. Rimangono dietro le sbarre Stefano Nocent, 25 anni di Palmanova e Alberto Zanon, 30 anni di Puos d’Alpago (difeso dall’avvocato Martino Fogliato), i due protagonisti, lo scorso weekend, della rapina al Ceis di viale Felissent a Treviso col furto di alcune decine di boccette di metadone, dopo aver immobilizzato un operatore.

Un fatto questo che, oltre all’accusa di rapina, è costato anche quella di sequestro di persona. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Arezzo che ha convalidato, ieri mattina, l’arresto dei due giovani tossicodipendenti che nel corso dell’udienza di convalida si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Il giudice ha inoltre accolto l’eccezione dell’avvocato Fogliato sulla competenza territoriale ed ha disposto il rinvio degli atti al tribunale di Treviso. Dopo la rapina Nocent e Zanon erano scappati a bordo dell’auto dell’infermiere che era stato legato alla sedia. Quando è stato trovato dai carabinieri Zanon era in stato d’incoscenza, in overdose.

La rapina è avvenuta nella notte tra venerdì e sabato quando i due ospiti della Comunità alloggio di Treviso, arrivati da pochi giorni, hanno deciso di dare l’assalto al metadone. Quando si sono visti sbarrare la strada dall’operatore, gli sono saltati addosso intimandogli di non gridare. Lo hanno subito immobilizzato su una sedia con l’uso di alcune cinghie. Poi all’operatore hanno anche rubato la macchina e i soldi.

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