Raid di affissioni in centro individuato un ventenne

I carabinieri hanno identificato il ragazzo grazie a telecamere e controlli notturni Sindacato, imprese e politica condannano il gesto: «Manifestazione d’odio» 

feltre

C’è un ventenne di Feltre, che i carabinieri hanno individuato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alla memoria di un militare di pattuglia, dietro il raid di affissioni in centro di artigianali manifestini di protesta contro la situazione che si è creata con l’emergenza sanitaria.

Affissioni sgangherate ma con parole pesanti contro Confindustria, i proprietari di immobili, i supermercati, che hanno suscitato ieri reazioni decise dal mondo economico e politico e che sono state lette come una preoccupante «manifestazione d’odio».

le indagini

I carabinieri della compagnia cittadina, comandata dal capitano Luca Innelli, ci hanno messo appena una giornata a individuare l’autore dell’attacchinaggio clandestino avvenuto nella notte tra martedì e ieri. Mentre venivano acquisite ed esaminate le immagini delle numerose telecamere presenti in centro, infatti, i militari dell’Arma hanno verificato i dati dei controlli e dei passaggi in città delle pattuglie durante la notte. Una volta individuati i fotogrammi in cui compariva l’attacchino, uno dei carabinieri di pattuglia ha riconosciuto nelle immagini il ventenne di Feltre.

A suo carico si valuta l’ipotesi di reato di imbrattamento, ma la sua situazione potrebbe appesantirsi se Confindustria, chiamata pesantemente ed esplicitamente in causa nei manifestini, decidesse di presentare una querela.

le prese di posizione

Il raid ha suscitato decise prese di posizione. I segretari generali della Cisl di Belluno e Treviso, Cinzia Bonan e Rudy Roffarè, hanno condannato l’accaduto: «Ad essere offesa è tutta la comunità. Va difeso con ogni mezzo l’impegno di chi, ogni giorno, si batte per la coesione sociale: il lavoro fatto insieme è proprio quello di tentare di non lasciare per strada nessuno».

«Le difficoltà legate all’emergenza coronavirus sono enormi», hanno detto, «ma occorre lavorare per contrastare l’odio e ogni forma di violenza. Il ripetersi di atti vandalici, minacce e insulti non deve essere sottovalutato».

La presidente di Confindustria Belluno, Lorraine Berton, intervenendo al consiglio della Camera di commercio ha denunciato la violenza espressa dalle parole dei manifesti affissi a Feltre contro il fare impresa.

Piena la solidarietà dell’ente camerale: «Oggi, come non mai, agli imprenditori sta a cuore la salute e la sicurezza dei propri dipendenti», ha detto il presidente Mario Pozza. «Perché la loro salute è la salute dell’azienda e degli imprenditoriche spesso ci lavorano accanto. Mi auguro che il sindacato non esprima solo solidarietà, ma attui azioni concrete perché questi eventi richiamano ad un brutto passato».

«Tutto il mio sostegno a chi vuole lavorare garantendo la sicurezza dei propri lavoratori», ha detto il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo. «Ancora una volta, si dimostra la cecità e l’ipocrisia dei soliti vandali riconducibili a una certa area politica: si condanna come assassini chi, tutelando la salute dei propri dipendenti, vuole riprendere il lavoro e salvare migliaia di posti di lavoro, che vuol dire garantire un futuro a migliaia di famiglie». –



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