Radioterapia senza dosimetro «Così il personale è a rischio»

BELLUNO. Cambia l’abbigliamento tra gli operatori dell’unità operativa di Radioterapia dell’ospedale di Belluno. Dall’inizio del 2017, infatti, contrariamente a quanto fatto negli anni precedenti,...
Nuovo acceleratore nell'unita operativa di radioterapia. Il primario Alessandro Testolin
Nuovo acceleratore nell'unita operativa di radioterapia. Il primario Alessandro Testolin

BELLUNO. Cambia l’abbigliamento tra gli operatori dell’unità operativa di Radioterapia dell’ospedale di Belluno. Dall’inizio del 2017, infatti, contrariamente a quanto fatto negli anni precedenti, gli otto tecnici e i due medici radioterapisti non hanno più in dotazione il “dosimetro”, l’apparecchio che si porta al collo e che misura la quantità di radiazioni a cui sono sottoposti per il loro impiego.

La circostanza non è passata inosservata e gli operatori si dicono preoccupati. «Perché l’Usl ha ritenuto opportuno togliere questo rilevatore di radiazioni?», si chiede Andrea Fiocco della Fp Cgil. «La situazione è preoccupante, perché se dovesse capitare un incidente all’apparecchiatura durante il suo funzionamento, gli operatori sarebbero costretti a intervenire per mettere in sicurezza il paziente. Ma come si farà a sapere quante radiazioni ha assorbito il medico o il tecnico?», si chiede Fiocco. «Se fra vent’anni questi professionisti si troveranno malauguratamente ad ammalarsi, come si farà a capire quanto è dipeso dalle radiazioni assorbite?».

A preoccupare di più il sindacalista è che l’operazione possa essere dettata dalla necessità di razionalizzare le spese da parte dell’Usl.«Ma lo si fa a scapito della sicurezza. Dovendo questi operatori sottoporsi a visite mediche periodiche e a 15 giorni di ferie in più all’anno per il cosiddetto “riposo biologico”, forse l’azienda vuole risparmiare su questo? E se ora questi cambiamenti l’Usl li applica alla Radioterapia, che garanzie ci sono che non facciano lo stesso in Radiologia o in sala operatoria. In nome di che cosa si sacrifica la sicurezza degli operatori?», dice in conclusione Fiocco. Dall’Usl fanno sapere che «è in atto una valutazione complessiva del monitoraggio dosimetrico nell’ambito aziendale e che è in corso di definizione il nuovo Nucleo unico di valutazione per la radioprotezione aziendale che si riunirà a breve». (p.d.a.)

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