Raccolta di funghi, «la peggiore stagione»

BELLUNO. Boschi aridi e poca pioggia compromettono la stagione dei funghi. Chi spera di riempire il classico cestino di porcini, gialletti e mazze di tamburo, tornerà dall'escursione molto probabilmente a mani vuote: «È la stagione peggiore che si sia mai vista», allarga le braccia Fabio Padovan, presidente dell'associazione micologica Bresadola. «In luglio e nei primi giorni di agosto c'è stato troppo caldo e non ha mai piovuto. I boschi sono secchi, funghi non se ne vedono». In questo periodo dell'anno si dovrebbero trovare facilmente porcini, gialletti e mazze di tamburo, ma il clima non ha agevolato la crescita: «Ha piovuto quando non serviva», continua Padovan. «È una desolazione anche a mille metri. Negli anni scorsi, anche quando a valle c'era un po' di carenza di funghi, bastava salire in quota per trovarne. Quest'anno niente».
Si salva solo qualche zona a quote ancora più alte, dove c'è stato qualche temporale che ha favorito la crescita di funghi, ma per Padovan si può parlare di «stagione compromessa». La pioggia caduta nella notte tra martedì e mercoledì, intensa, ha interrotto il lungo periodo di caldo, ma ci vorrà comunque qualche giorno perché si veda qualche porcino sbucare dal terreno: «Servono almeno una decina di giorni perché il fungo nasca e cresca», conferma Padovan, che non ricorda estati così torride (e soprattutto senza piogge a interrompere il lungo periodo di caldo) «da almeno venti o trent'anni».
Contestualmente, calano anche le richieste di permesso per la raccolta, che vanno presentate nei Comuni o nelle sedi delle Comunità montane. «Quest'estate chi viene in montagna lo fa per andare a farsi un giro, non certo per andare a raccogliere funghi», segnala Padovan. «Gli appassionati sanno che non se ne trovano». Non resta che aspettare e sperare nella pioggia: «La stagione di solito dura fino alla fine di settembre, ma i chiodini si raccolgono bene anche all'inizio di ottobre», conclude il presidente dell'associazione Bresadola. «C'è ancora speranza che nasca qualcosa, ma a quest'ora, l'anno scorso, i boschi erano già pieni di numerose varietà di funghi». (a.f.)
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