Rabbia, da un anno nessun animale morto

Fino al 2012 vaccinazione obbligatoria. Una ventina le sanzioni
 
BELLUNO.
Sono passati quasi due anni da quando è scoppiata l'epidemia di rabbia silvestre in provincia di Belluno (il primo caso registrato a Lozzo il 16 novembre 2009) e da un anno animali morti per il virus non ce ne sono più stati. L'ultimo caso accertato di rabbia risale al 12 novembre 2010 nel territorio dell'Usl 1 (un tasso abbattuto a Lozzo di Cadore), mentre per l'Usl 2 risale al febbraio 2012 (una volpe abbattuta a Pedavena).  I dati, quindi, fanno sperare che la situazione sia sotto controllo e che con la vaccinazione sia degli animali selvatici che di quelli domestici, il prossimo anno possa concludersi l'allarme e quindi la campagna vaccinale.  Ma la guardia non deve essere abbassata, come ricorda Gian Luigi Zanola, direttore del settore veterinario dell'Usl 1.  «In questi mesi di silenzio», precisa Zanola, «abbiamo inviato all'Istituto zooprofilattico delle Tre Venezie alcuni animali domestici che presentavano sintomi neurologici che potevano ricondurre alla rabbia, ma gli esami sono risultati negativi. Questo ci lascia sperare che con il 2012 possa concludersi la campagna triennale di vaccinazione obbligatoria, ma non dobbiamo abbassare l'attenzione».  Il responsabile veterinario sottolinea come la campagna vaccinale continui sia per gli animali selvatici che per quelli domestici. «Quest'anno abbiamo rifatto molti richiami. A giugno scorso avevamo il 50% di copertura, ma ora siamo più alti».  Sono state oltre una ventina le sanzioni amministrative comminate dal servizio veterinario in questi due anni. «Si tratta di persone i cui animali domestici avevano morso qualcuno e che, nei controlli di routine, abbiamo verificato essere privi della vaccinazione antirabbica, mentre molti altri cani senza vaccino contro il virus erano abbandonati».  La multa ammonta a 3.000 euro. Di queste molte sono state pagate, per altre, invece, i titolari hanno presentato ricorso ai sindaci. Questi ultimi dovranno decidere se dimezzare o meno la sanzione. «Sanzione che resta valida fino a quando non sarà deciso dalla Regione Veneto di far rientrare l'allarme. In poche parole, si dovrà attendere il 2013», precisa Zanola.  Ma la campagna vaccinale più importante è quella relativa agli animali da reddito: mucche, pecore e cavalli, che vanno in alpeggio o al pascolo.  «Anche quest'anno ne abbiamo vaccinati circa 12mila, un lavoro impegnativo», conclude Zanola. (p.d.a.)

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