Prostata, contro il tumore vince chi gioca d’anticipo

Cresce del 10 per cento il numero di esami, ora sono quasi 4.500 all’anno Più di cento persone all’incontro di prevenzione promosso mercoledì dall’Usl

FELTRE. I medici curanti non dimenticano di fare una domanda e una proposta ai loro pazienti quando hanno superato una certa soglia di età, e che magari la prostata la conoscono solo dagli sfottò del dopo-lavoro o delle occasioni goliardiche. La domanda del medico in ambulatorio è se si siano accorti di qualche modifica nella minzione, cioè nel fare la pipì. La proposta è quella di sottoporsi al dosaggio della proteina Psa, con un semplice esame del sangue, e alla visita prostatica se i valori risultano alterati. Il risultato di questa compliance fra medico e paziente si traduce in migliaia di visite ogni anno.

Dai dati più aggiornati si parla infatti di quasi 4500 prestazioni ambulatoriali con un aumento di più del dieci per cento ogni anno. E non è mancato il pubblico maschile ai mercoledì della salute, organizzati dall'azienda Usl, sul tema della prevenzione del tumore alla prostata che nel nostro territorio, sempre dagli ultimi dati, incide per almeno un intervento di protectomia, ossia di resezione totale della ghiandola, alla settimana.

Il responsabile di urologia (reparto diventato autonomo con le nuove schede ospedaliere) Daniele Xausa e il collega Roberto Bertoldin, hanno spiegato che la maggior parte delle patologie prostatiche, dall’ipertrofia benigna al cancro della prostata, è apparentata.

L'ipertrofia prostatica è presente e diventa sintomatica in oltre il cinquanta per cento dei maschi oltre i sessant'anni di età. Se non è riconosciuta e trattata può evolvere e coinvolgere altri organi con danni seri alla salute. La neoplasia prostatica, invece è spesso asintomatica almeno nella fase iniziale e la sua incidenza è correlata alla fascia d’età, alla familiarità, alle abitudini alimentari e anche alla razza. Rappresenta la seconda causa di morte per neoplasia nell’uomo dopo i sessant’anni.

Dopo il dosaggio Psa e la visita specialistica, la conferma diagnostica istologica si ottiene solo dopo prelievi multipli mirati con l’agobiopsia. A tutt’oggi non si danno indicazioni sul Psa come strumento di screening su popolazione target. È importante piuttosto segnalare al proprio medico se ci sono disturbi nella minzione - “gittata” e frequenza a urinare di notte - quando si è raggiunta un'età che può rappresentare fattore di rischio o se si hanno avuti casi in famiglia, cosa che depone per una familiarità rispetto a questa patologia. Sarà dunque il medico, in base all’anamnesi e alla descrizione dei sintomi, a indirizzare il paziente al percorso più appropriato.

Laura Milano

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