Pronto il nuovo stemma della città di Belluno

Il sindaco Prade e il grafico Beretta: «Sarà un mix tra linee classiche e moderne con un tocco di tricolore per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia»
Di Francesco Saltini

BELLUNO. Uno stemma tutto nuovo per la città di Belluno, un mix perfetto tra classico e moderno, con un pizzico di tricolore in più. La nuova veste sarà presentata prossimamente alla giunta comunale, che dovrà poi darne il via libera.

Il restyling. Dopo vent’anni, quindi, il Comune ha deciso di cambiare il simbolo della città, già stilizzato all’inizio degli anni Novanta: «Ho visto la bozza preparata dal grafico Guido Beretta e direi che è stato fatto un bel lavoro», dice il sindaco Prade. «Ovviamente sono state rispettate tutte le prescrizioni previste dalla legge e dall’araldica. Chiuderemo questi primi cinque anni di amministrazione, regalando alla città uno stemma più elegante, un mix perfetto tra forme classiche e moderne».

Storia e regole. L'articolo 7, comma 3 dello statuto, dice: “Il Comune, al quale è stato riconosciuto da secoli il titolo di Città, ha come propri segni distintivi uno stemma costituito da uno scudo "d'azzurro, alla croce d'oro, accantonata nei primi due quartieri, da due draghi alati, affrontati, di rosso sormontato dalla corona di Città" (provvedimento 25 aprile 1929 della Presidenza dei ministri, che allora era Mussolini). Negli anni '90 lo stemma era stato sottoposto a restyling, modernizzato e asciugato nelle linee per adeguarlo ai nuovi utilizzi digitali.

Il grafico. Il Comune ha affidato questo lavoro di restyling a Guido Beretta: «Naturalmente ho seguito le indicazioni dettate dall’amministrazione. Sono d’accordo sul fatto che ci fosse bisogno di rivisitare lo stemma, con il rispristino dell’araldica originale dello stemma, grazie al reinserimento delle fronde di alloro e quercia nella parte sottostante. Nell’occasione, prendendo spunto dal 150° anniversario dell’Unità d’Italia, abbiamo aggiunto nella parte inferiore un nastro tricolore. Per il resto, ho lavorato solo sulle dimensioni, adeguando le proporzioni a quanto richiesto dall’araldica, ho aggiunto una cornice grigia al posto di quella blu e colorato di giallo-oro la corona che rappresenta la Città di Belluno. Come ho lavorato? Inizialmente ero andato su una soluzione più stilizzata, poi ho deciso di rispettare maggiormente gli aspetti dell’araldica».

Lo stemma e la città. Lo studioso Marco Perale in un suo scritto ha parlato del rapporto tra la città e il suo stemma, analizzando la presenza di du draghi: «L’ipotesi più plausibile è che il primo arrivo dei due draghi rossi nell’arma cittadina possa essere attribuito agli inizi del regno della casa di Sassonia (i sassoni utilizzavano un drago rosso come insegna militare con funzione di repulsione magico-sacrale del nemico) probabilmente nel periodo del grande timore dell’invasione ungara ai tempi di Ottone I (primi decenni del X secolo). Ai draghi rossi di origine sassone si aggiunse quindi la croce gialla in campo azzurro definendo così lo stemma che ancora oggi rappresenta Belluno.

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