Pronto a fine estate il nuovo impianto di luce pubblica

FELTRE. Nulla osta dei residenti del centro storico ai lavori di rifacimento dell'impianto di illuminazione stradale, che partiranno – questo l'obiettivo – entro maggio per concludersi in tre-quattro mesi. La giunta Perenzin ha riapprovato il progetto definitivo, dopo la chiusura della fase delle osservazioni dei proprietari dei palazzi dove ci sono gli allacciamenti da riqualificare. Nessuno si è opposto, per cui c'è il via libera a procedere. C'è stata solo una segnalazione di un cittadino che ha chiesto delucidazioni su come verranno installati i fari, in maniera tale da non avere un'illuminazione a giorno sulle finestre di casa.
«I residenti hanno capito la valenza del progetto e vanno ringraziati perché c'è una collaborazione importante», dice il sindaco Paolo Perenzin. «La prossima settimana o al massimo la successiva verrà approvato il progetto esecutivo per poi procedere con l'individuazione della ditta che realizzerà l'intervento», spiega. «Nel frattempo la manifestazione d'interesse è stata fatta e siamo già avanti con la procedura. Probabilmente per i primi di maggio saremo in condizione di avere la ditta esecutrice».
Una bella svolta per il centro storico, concentrata per ora su via Mezzaterra, via Luzzo e laterali (le varie Salita Dal Corno, Salita Bellati, Salita Ramponi), mentre sono rimandate a un secondo stralcio le altre zone come via Paradiso, Cornarotta, Beccherie. L'intervento da 325 mila euro manderà in pensione il più vecchio impianto di Feltre (è del 1956), che «ormai è a fine corsa», commenta Perenzin. «L'anno scorso è saltato più volte e non si trovano più nemmeno i pezzi di ricambio per le riparazioni».
Pensando al cantiere, grandi disagi alla circolazione non dovrebbero esserci: «Non saranno lavori particolarmente invasivi, sono interventi abbastanza chirurgici». Significa che non sarà necessario scavare lungo via Mezzaterra, ma solo in alcuni tratti di via Luzzo verso Port'Oria. Il progetto è fortemente innovativo, in ottica di risparmio energetico, ma anche illuminazione artistica con un concetto di luce e ombra, non di buio. Le attuali lanterne verranno ristrutturate in una veste nuova, non più per fare luce – che sarà sostituita da proiettori a led sotto il tetto dei palazzi – ma per il recupero dell'oggetto. Inoltre, la luce cambierà colore a seconda della temperatura esterna. Aspetto chiave sarà la telegestione a distanza, lo sottolinea l'assessore Valter Bonan: «Con un controllo centralizzato via web si potrà modificare la quantità e la qualità dell'illuminazione a seconda delle fasce orarie della giornata, in funzione delle varie esigenze e a seconda della presenza di manifestazioni o eventi». Il tutto dicendo addio allo stillicidio di cavi volanti, quadri elettrici con prese sparse dappertutto e collegamenti precari.
Raffaele Scottini
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