Pronti quindici quintali di zucche per celebrare la festa di Caorera

La Pro loco soddisfatta: la manifestazione in riva al Piave si farà il 2 e 3 ottobre. Attesa per i lavori di ripristino del parco 
Dante Damin

la kermesse

Quindici quintali di saporite zucche. È il raccolto che si apprestano a fare i volontari della Pro loco Caorera, in vista della confermata l’edizione 2021 della festa della zucca. La manifestazione si svolgerà nel capannone della Pro loco, in riva al Piave, ma solo il 2 e 3 ottobre. Due giorni anziché i tre previsti dalla tradizione, a causa delle restrizioni imposte dalle normative anti Covid che non lasciano al sodalizio margini di manovra.

L’evento verrà comunque allestito al meglio delle possibilità, a cominciare dagli spazi interni della struttura, nei quali i volontari proporranno pranzi e cene con prodotti a base di zucca. Per quanto riguarda gli esterni, invece, farà ritorno il mercatino agricolo, sia il sabato che la domenica con banchetti dedicati a prodotti tipici e ad altre lavorazioni artigianali.

La soddisfazione per la Pro loco Caorera è tanta. «Nonostante le restrizioni non ci siamo arresi», spiega il presidente dell’associazione, Walter Zanella, «e abbiamo creduto nelle possibilità di organizzare ancora una volta l’evento. Trattandosi comunque di un evento che si svolge per metà al chiuso, sarà necessario munirsi di green pass. Lo stabilisce il regolamento».

Sotto il profilo gastronomico la festa è oramai in via di definizione: a giorni verranno infatti raccolte le zucche. «Ci apprestiamo a raccoglierne circa quindici quintali», prosegue Zanella, «che avevamo seminato a metà maggio. Per una buona crescita del prodotto, una zucca deve necessariamente essere coltivata per quattro mesi. Un fattore fondamentale per lo sviluppo è l’acqua, che è un po’ venuta a mancare per un periodo. Le condizioni atmosferiche non sono state delle migliori quest’anno, ma siamo comunque riusciti a recuperare. Il caldo dell’estate ha fatto il resto, aiutandoci».

Una volta raccolte, alle zucche viene estratta la polpa, successivamente cotta e trasferita nei laboratori della Pro loco per poter essere lavorata. «Facciamo i dolci e il pane, che porteremo poi in giro per le sagre e che venderemo anche singolarmente ai mercatini», spiega Zanella.

Il 2021 è stato fino ad ora difficile per tutte le associazioni ma la Pro loco di Caorera guarda avanti. «Cerchiamo sempre di proporre i nostri prodotti», prosegue Zanella, «che non tutti hanno la possibilità di mettere in mostra. Prodotti che sponsorizzano così anche il Basso Feltrino e il Bellunese in generale. Per il futuro, invece, confidiamo che venga realizzata la pista ciclabile e rimesso in sesto anche il parco del Piave, distrutto dagli eventi alluvionali dell’ottobre 2018».

La tempesta Vaia, infatti, distrusse tutto, dagli alberi alle attrezzature dell’area ludica per le attività estive. «Ci piacerebbe creare un connubio tra pista ciclabile e parco, in modo tale da rilanciare il turismo in zona. Nel progetto preliminare è prevista la delimitazione del parco con una staccionata, all’interno della quale metteremo barbecue, panchine e altre strutture, come un chiosco, per consentire ai visitatori di trascorrere un tranquillo weekend da noi. E in futuro con la ciclabile gli ospiti potrebbero poi proseguire a piedi, o in bicicletta, in tutte le zone limitrofe». —



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