Progetto per l’ex liceo da dedicare a Rizzarda
La proposta è di Aurelio De Paoli: «La scuola in piazzale della Lana fu sistemata grazie al lascito dell’artista, sarebbe bello tenerne conto nel nuovo complesso»

FELTRE. È conosciuto come liceo Dal Piaz, lo stabile di piazzale della Lana, acquistato da un immobiliarista per riconvertirlo in piccolo centro residenziale-commerciale. In realtà, è molto meno conosciuto come “scuola di avviamento industriale Carlo Rizzarda” , nata a cavallo fra gli anni trenta e quaranta di quasi un secolo fa. Questa denominazione è finita da tempo nell’oblio. Ma è indirettamente merito di Rizzarda se quella scuola fu ristrutturata e rimessa in funzione con questa proposta formativa professionalizzante.
Così Aurelio De Paoli, presidente della locale associazione aeronautica e appassionato di storia, propone di ricordare il nome di Carlo Rizzarda quando sarà inaugurato il nuovo complesso. «Che lo faccia a qualche titolo il Comune o il privato, non importa. A me preme che se ne riconosca il merito. Ci fossero un’intitolazione o una targa, meglio ancora». «Prima di morire», sostiene Aurelio De Paoli, «Carlo Rizzarda vergò di sua mano il testamento in cui disponeva di lasciare al Comune di Feltre un milione di lire, siamo negli anni 30, e palazzo Cumano, sede del suo museo. Il suo testamento fu rispettato solo in parte e il Comune ricevette solo la metà di quanto disposto. Con quella somma, tuttavia, l’ente pagò il restauro del palazzo museale, eseguito dall’architetto Alpago Novello che seppe contenere i costi, come documentato dagli archivi comunali. Così, grazie alle economie effettuate, rimasero trecentosessantamila lire che il Comune utilizzò per la sistemazione della scuola, di quella che noi conosciamo dal 1990 come liceo “Dal Piaz”. Ma è stata in origine una scuola di avviamento industriale, intitolata al maestro del ferro, una scuola dove nel corso degli anni, molti di quelli che sarebbero poi diventati abili artigiani, cominciarono a muovere le mani».
Dalla storia alla proposta: «Oggi, dopo quasi un secolo, il comune ha venduto quell’edificio ormai in degrado. Ma è certo che molti ricorderanno volentieri di aver frequentato quella scuola. E avrebbero piacere che, in qualche misura e in qualche modo, si rendesse onore a chi ha determinato il decollo di quell’antica iniziativa di formazione, cioè Carlo Rizzarda». È recente, cioè risale a poco prima del rinnovo amministrativo di quest’anno, la definizione della cornice urbanistica dentro la quale il privato che ha acquistato l’ex liceo scientifico Dal Piaz e i vicini magazzini farà rinascere il complesso edilizio, inserendo piccoli negozi al piano terra e sopra uffici e abitazioni.
L’ex liceo sarà ristrutturato, in quanto vincolato, mentre gli ex magazzini verranno demoliti e ricostruiti (esclusa la facciata, vincolata dalla soprintendenza per la tipologia di architettura fascista) con un aumento di cubatura di più del 40 per cento. L’altezza massima del nuovo edificio, che la proprietà avrebbe voluto di dodici metri, è stata imposta dall’esecutivo Perenzin a nove, cioè tre piani e non quattro.
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