Prodotti dalla ditta De Prà sostituiranno quelli ligneiPali in plastica per Venezia

BELLUNO. Pali in plastica riciclata potrebbero andare a sostituire quelli tradizionali di legno nella laguna di Venezia. E’ quanto intende fare l’azienda bellunese denominata “De Prà Materie Plastiche srl” che ha sede a Pieve d’Alpago e che ha già avviato, per questo motivo, i primi contatti con l’amministrazione veneziana. Attualmente le novità della produzione sono in mostra al 6º Salone nautico di Venezia che chiuderà i battenti proprio domenica. «Abbiamo messo a punto un progetto», dice il titolare dell’azienda, Piervincenzo De Prà, «di riciclaggio di tutti i materiali di polietilene che vengono scartati dalla nostra produzione che, uniti a un 30% di materie plastiche derivanti dalla raccolta differenziata come lattine, bottiglie, recipienti vari, attraverso poi una tecnologia di estrusione su stampo, e da cui si realizzano i pali e le tavole per la costruzione di pontili, darsene, e attracchi delle imbarcazioni nella Laguna di Venezia». I pali di plastica sono stati testati in laboratorio per vedere la loro risposta all’acqua salata, riproducento in parte le caratteristiche della laguna veneta.


Attualmente alcuni prototipi sarebbero a mollo, proprio, a Venezia per testare sul posto le reazioni. Intanto, però, come precisa il titolare, «per poter avviare la sostituzione dei pali di legno con quelli di plastica, manca soltanto il parere del magistrato alle acque che dovrà valutare l’impatto ambientale del prodotto». «Ad oggi, un palo di legno a Venezia dura circa 2-3 anni, il materiale che abbiamo inventato noi, invece, oltre ad avere la parvenza esteriore del legno con persino le striature e il disegno della corteccia, oltre ad avere il colore stesso del legno, può, al contrario, durare in eterno e alla fine può essere ancora riciclato senza quindi inquinare», dice De Prà che aggiunge: «Questo materiale lo esportiamo già da diversi anni negli altri paesi europei con successo, mentre viene presentato per la prima volta al Salone nautico. Con questo prodotto attualmente realizziamo i tronchi per le recinzioni, per gli spazi all’area aperta e altri oggetti che esportiamo». Un prodotto “miracoloso”, quindi, tranne che costa un po’ di più del legno. «Costa un 10% in più rispetto al legno, ma si guadagna tutto nelle spese di manutenzione che non ci sono». (p.d.a.)
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