Prenotazioni difficili e orari: polemiche sull’ecocentro

I cittadini lamentano le sole tre ore del giovedì per fissare l’appuntamento Minella: «Intendiamo potenziare il servizio telefonico e aumentare le aperture»



santa giustina

Difficoltà a prenotare ed orari di apertura ritenuti eccessivamente ridotti. In attesa di poter usufruire della nuova struttura che sorgerà in zona industriale, a far discutere è l’attuale ecocentro di Santa Giustina. Perché se da un lato la riorganizzazione in seguito al Covid – 19 ha di fatto eliminato le lunghe code di auto e trattori, dall’altro diversi cittadini segnalano problemi e disservizi in merito alle attuali modalità di accesso.

PROBLEMI

In sostanza, con la fine del lockdown il Comune ha stabilito che il conferimento dei rifiuti può avvenire solo previa prenotazione. E qui sorge il primo inghippo: l’unica modalità attraverso cui assicurarsi il proprio posto è telefonare a un numero di cellulare (348 6543535) il giovedì dalle 8 alle 11. Tre ore però si stanno rivelando insufficienti a smaltire la mole di richieste, quindi il rischio di trovare il telefono occupato è elevatissimo.

Inoltre, trattandosi di un orario feriale, chi lavora ha difficoltà a chiamare più e più volte nella speranza di ricevere una risposta. Qualora invece un cittadino riesca a prendere la linea, deve sperare di ottenere l’appuntamento non troppo in là con il tempo. L’ecocentro attualmente apre tutti i mercoledì dalle 8.15 alle 11.30 e dalle 13.15 alle 16 ed un sabato ogni due settimane dalle 8.15 alle 11.30. Inoltre, a disposizione delle attività commerciali, vi è l’apertura del lunedì dalle 8.15 alle 11.30 e dalle 13.15 alle 16.

RISOLUZIONI

Il sindaco Ivan Minella prova così a rispondere ai dubbi, palesati in particolare nelle discussioni nate sul gruppo Facebook “Sei di Santa se”: «Il nostro ufficio tecnico sta chiudendo una serie di questioni piuttosto importante sul fronte dei lavori pubblici, ad ogni modo è in fase di valutazione l’ampliamento dell’orario nel quale poter prenotare». Di sicuro non vi sono all’orizzonte nuove tecnologie o piattaforma web. «Le motivazioni sono due. Innanzitutto bisogna comunque avere una persona in grado di gestirle, e al momento ciò non è possibile. In secondo luogo ho sottomano i dati di chi accede all’ecocentro e molte persone sono anziane, quindi potrebbero avere poca dimestichezza con app, mail ed altro. Da qui l’intenzione di potenziare il servizio telefonico, anche grazie ad un volontario che mi ha dato la propria eventuale disponibilità».

Altro passo verso i propri concittadini è la valutazione in itinere di aprire un giorno ulteriore a settimana, «qualora i tempi di attesa al momento della prenotazione superino le due settimane». Minella invita poi a guardare gli aspetti positivi del nuovo sistema di accesso: «Non si vedono più le lunghe code sotto il sole davanti alle scuole e al centro culturale, perché ognuno sa bene a quale orario deve presentarsi. In secondo luogo, sento anche commenti favorevoli alla nuova modalità operativa. Tra l’altro riusciamo in media a seguire un cittadino ogni 10 minuti. Quindi si lavora in modo veloce ed efficace».

Detto ciò, si dimostra sempre più pressante l’esigenza del nuovo ecocentro. Di recente l’assessore Renzo Trinca parlava di inizio lavori auspicato entro dicembre. Il terreno è stato acquistato, i soldi per il primo stralcio – 400 mila euro – ci sono e così nel 2021 i santagiustinesi dovrebbero finalmente poter utilizzare il nuovo ecocentro. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi