Precipita un Piper, due morti

Lo schianto sui monti dell’Alpago. Si è salvato il pilota che è ricoverato all’ospedale San Martino

BELLUNO. Due morti e un ferito grave, ma non in pericolo di vita. È il bilancio dell’incidente aereo che ieri pomeriggio ha coinvolto un velivolo da turismo francese, un Piper PA-28, schiantatosi su un fianco del Monte Cavallo (2251 metri), in una zona impervia al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, in Val Salatis, vicino a forcella Sestier, nel comune di Chies d’Alpago. Il piccolo aereo era decollato da Losanna (Svizzera) ed era diretto all’aeroporto sloveno di Lesce-Bled, meta turistica dei Balcani.

A bordo il pilota e due passeggeri, un uomo e una donna. L’allarme è scattato intorno alle 16 quando il velivolo, che stava operando a vista, non ha comunicato la propria posizione alla torre di controllo di Poggio Renatico (Ferrara) in coincidenza con il segnale di emergenza lanciato dal transponder.

Le ricerche hanno coinvolto le squadre del Soccorso Alpino di entrambi i versanti della montagna, dall’Alpago e da Maniago (Pordenone), i Vigili del fuoco della località pordenonese e l’elisoccorso di Veneto e Friuli Venezia Giulia.

I rottami del Piper, e una persona che si stava muovendo all’esterno dei resti dell’aereo, sono state individuate da un velivolo militare decollato da Istrana, in una zona impervia e boscosa, a circa duemila metri d’altezza. Solo con l’intervento dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato possibile imbragare e trasportare il ferito all’ospedale di Belluno.

Si tratta del pilota, un cittadino francese, D.S. di 54 anni. Ai soccorritori dal cielo è apparso evidente che però, tra le lamiere del Piper, c’erano gli altri due occupanti, purtroppo deceduti nello schianto. Le operazioni per recuperare le due vittime sono state sospese a causa dell’oscurità e della presenza del carburante sversato dal serbatoio dell’aereo, e riprenderanno domani. Il terreno dovrà essere bonificato dalla benzina e messo in sicurezza, con l’intervento dei Vigili del fuoco, per permettere il recupero delle salme.

Il pilota, trasferito d’urgenza al San Martino di Belluno in codice “politrauma”, è stato immediatamente sottoposto agli esami radiografici, che hanno evidenziato fratture alla mandibola, al torace, ad una mano e a una caviglia. Subito suturata, invece, una profonda ferita che il 54enne francese presentava al mento. I sanitari del nosocomio bellunese, pur ribadendo che il paziente è ferito in maniera grave, hanno escluso che lo stesso sia in pericolo di vita.

La competenza sulle indagini spetta alla Procura della repubblica di Belluno, competente per territorio sul punto di caduta del velivolo. Anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta di sicurezza per l’incidente, con l’invio di un proprio investigatore.

Sempre in Val Salatis, il 17 maggio 2002, si era verificato un altro incidente aereo. Anche in quell’occasione il velivolo coinvolto era un Piper PA-28 (decollato da Treviso e diretto a Klagenfurt), nel cui schianto perirono il pilota e i due passeggeri.

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