Precipita dal Cimon della Palantina, muore 43enne di Sequals
Susanna Stefani ha perso la vita dopo un volo di 150 metri davanti a diversi testimoni

TAMBRE. Una giornata stupenda da passare in montagna lungo un sentiero conosciuto, ma ugualmente insidioso. È bastato un attimo di distrazione per tradire Susanna Stefani, 43 anni, residente a Sequals in provincia di Pordenone. È successo ieri, attorno a mezzogiorno, sulla Palantina, in una zona che ieri era abbastanza frequentata. A dare l’allarme è stato un escursionista che stava salendo sul versante opposto, verso il rifugio Semenza. Mentre osservava il Cimon della Palantina l’uomo ha visto una donna scivolare e precipitare per circa 150 metri. Un incidente terribile, visto anche da altri escursionisti che si trovavano lungo lo stesso sentiero e che subito hanno dato l’allarme.
I primi ad essere allertati sono stati i vigili del fuoco della provincia di Pordenone, che sabato sera avevano effettuato un soccorso ad Andreis ed avevano passato la notte in quota per il sopraggiungere della notte, ma il loro elicottero non aveva abbastanza carburante e quindi è stato chiesto l’intervento dell’eliambulanza bellunese.
Arrivato sul posto, l’equipaggio ha individuato sul ghiaione sottostante il corpo della donna scivolata dalle creste e precipitata per oltre 150 metri.
Sbarcati, il medico e il tecnico di elisoccorso non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna. La salma ricomposta è stata imbarellata e recuperata con un verricello per essere trasportata a Col Indes e lì affidata al carro funebre diretto a Belluno. Pronto a dare assistenza c’era anche il Soccorso Alpino dell’Alpago, ma l’intervento dei volontari non si è reso necessario nella fase di recupero.
Gli uomini del Cnsas hanno invece cercato di capire cosa è successo a Susanna Stefani, raccogliendo le testimonianze dei presenti. La salita alla Palantina, infatti, è impegnativa ma resta una via escursionistica con un unico punto attrezzato, anche se le insidie non mancano soprattutto sulla cresta del Cimon.
La donna era originaria di Maniago ma viveva a Sequals da molti anni. Madre di una bambina e impiegata alla Electrolux, la Stefani era appassionata di montagna e le escursioni sulle vette, anche al confine tra Friuli e Bellunese, non erano rare. La donna dunque era un’esperta e talvolta andava in escursione da sola.
Dopo il recupero, i sanitari hanno informato il sostituto procuratore di turno che ha disposto gli accertamenti del caso e nel pomeriggio è arrivata all’ospedale di Belluno la famiglia.
Argomenti:incidente in montagna
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