Posti letto in più, sei vanno a geriatria

FELTRE. Il Primiero grazia l'ospedale di Feltre di trenta posti letto in più. Come è noto, infatti, le schede di dotazione ospedaliera del nuovo piano sociosanitario regionale assegnano trenta posti letto aggiuntivi per i pazienti extra-regione, riferendosi alla Comunità di Valle del vicino Trentino. Così l'unità operativa di geriatria si aggiudica sei posti letto in più, quella di nefrologia e dialisi tre aggiuntivi, pneumologia uno e uno anche neurologia destinato però alle malattie rare, come la Sla. Per la gastroenterologia che ha un ruolo portante nel riconoscimento di Feltre come centro di riferimento regionale per la chirurgia oncologica del tratto digerente, si attivano ex novo due posti letto di degenza, facendo seguito alle richieste dell'équipe di poter gestire in reparto le emergenze di competenza del gastroenterologo.
Lungodegenza (che fa parte del dipartimento medico per intensità di cura), acquista tre posti letto, mentre il day surgery per la chirurgia minore avrà due posti in più. Ortopedia e traumatologia ne guadagna quattro e ostetricia e ginecologia due. Per pediatria si mettono a disposizione due posti letto per le malattie rare (da quelle metaboliche a tutte le altre documentate come tali). E questo vale anche per recupero e riabilitazione funzionale (due posti letto per malattie rare e altri due ordinari).
Oltre ai trenta posti letto aggiuntivi in area ospedaliera, si conferma la destinazione di altri sei posti letto di cure intermedie, cioè territoriali, di cui tre in hospice a gestione diretta e altrettanti nei centri servizio più attrezzati per la gestione dei casi più problematici Le degenze, alla luce del nuovo atto aziendale e delle schede di dotazione ospedaliera e territoriale, saranno riorganizzate entro il 2015.
Il piano sociosanitario regionale ha previsto l'autonomia di urologia, fino a prima affiliata alla chirurgia generale, e di oncologia che diventeranno reparti ciascuno con un primario e non più un responsabile. Gastroenterologia, già servizio autonomo con apicalità, cioè con un primario, ma non reparto, cioè non ancora dotato di posti letto, anche alla luce della valenza regionale che assume il Santa Maria del Prato per la chirurgia oncologica gastrointestinale, avrà dunque una piccola sezione di ricovero. Sono state infine programmate nuove unità operative semplici da attivare entro il prossimo anno, prime fra tutte allergologia e vestibologia.
Laura Milano
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi