«Ponte della Priula, riaprire il bypass entro otto giorni»
TREVISO
Otto giorni. Se non è un ultimatum, poco ci manca: autotrasportatori e sindaci sono infuriati per il danneggiamento (a causa del maltempo) del bypass di Ponte della Priula, e per evitare che il traffico diventi insostenibile (code già lunghissime a Vidor e Maserada) chiedono ad Anas di rimboccarsi le maniche ed effettuare immediatamente i lavori. Vincenza Scarpa, primo cittadino di Susegana, non prende nemmeno in considerazione l’ipotesi di liberalizzare l’A27: «Serve il bypass, e serve subito». Sulla stessa linea Fabio Chies, sindaco di Conegliano, su cui si sta riversando il traffico: «Diamo otto giorni ad Anas».
La reazione di Anas, responsabile del cantiere, al momento non sembra delle più celeri: la società ha confermato soltanto ieri la distruzione delle bretelle del bypass (che risale a domenica sera), e manca ancora una conta dei danni: «Sarà effettuata quando calerà il livello dell’acqua» rispondono dalla società. Nel frattempo, però, attorno alla “cicatrice” di Ponte della Priula si muove un universo di pendolari, autotrasportatori, residenti che da una settimana sono costretti a cercare deviazioni tutt’altro che comode (Vidor, Maserada o A27 da San Vendemiano). «Giovedì servivano 20 minuti per attraversare Vidor» spiega Danilo Vendrame, rappresentante autotrasportatori Confartigianato, «e non si tratta di una struttura molto recente. Chi poteva aspettare e posticipare le operazioni di carico lo ha fatto, significa che nei prossimi giorni assisteremo a un ulteriore incremento del traffico. La situazione sta diventando insostenibile, la settimana prossima avremo il 20 per cento di mezzi in più su Vidor e Susegana. Liberalizzare l’A27 va bene ma in prospettiva, ora serve trovare una soluzione immediata».
Non ha l’aria di volersi rassegnare Vincenza Scarpa, reduce da una settimana ad alta tensione: prima il bypass spazzato via, poi l’ordine di evacuare trecento famiglie, quindi le polemiche per la ricostruzione. Ora è lei a curare i rapporti con Anas: «La liberalizzazione dell’A27 non risolverebbe la situazione. Sono andata a votare in Provincia a Treviso partendo da Susegana: ho trovato code spaventose a San Vendemiano, per l’A27, e code spaventose a Treviso Nord in entrata. Deve essere ripristinata in tempi brevissimi, a tutti i costi, la viabilità alternativa, cioè il ponte Bailey sul Piave». Il problema è che Anas deve ancora calcolare i danni. E poi servirà un progetto. Nuove bonifiche. Zaia ha parlato di «diverse settimane» di lavoro. Scarpa ha idee diverse: «Ho chiesto a un tecnico competente, mi ha risposto che per riparare quel tipo di danni bastano otto giorni. Certo, a patto di muoversi subito e non perdere altro tempo». E se Anas non partirà? «Li convinceremo noi». Diffide? Vertenze legali? La sofferenza è trasversale, perché il traffico si riversa su tutti i Comuni della provincia. —
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