Poletti duro e puro: «No ai compromessi la meta è il Trentino»

LAMON. «La bussola deve essere sempre puntata nella direzione del passaggio di Lamon in Trentino, finché la questione non va a buon fine». Così lo storico leader referendario Renzo Poletti interviene sulla possibilità che il sindaco di Lamon passi alla guida della Provincia di Belluno. Vania Malacarne è tra i papabili. «Non vedo di buon occhio l'ipotesi. Non accetto compromessi oppure qualcosa che ci imbavagli, con tutto il rispetto per il bellunese abbiamo fatto un referendum con tutte le intenzioni di portarlo a termine, per andare dalla parte del Trentino, senza rimanere con una provincia che non ha più senso esista. Già da tempo ho capito che a questa amministrazione non interessa della questione, ma io sto lavorando ancora per riuscire a fare determinate operazioni a Roma», afferma Poletti, che ha dato il via al movimento secessionista, creando una sorta di effetto domino che ha visto altri Comuni mobilitarsi per cambiare regione di appartenenza.
«La volontà popolare ha parlato ed è giusto che Lamon vada dall'altra parte del confine, in Trentino come ha sentenziato il referendum ed esigo che il Parlamento dia risposta», aggiunge lo storico leader referendario dell'altopiano. «Il popolo è sovrano ed è giusto che se c'è democrazia, il Parlamento voti», rimarca Renzo Poletti. «Sto guardando attentamente quello che sta succedendo sulla presidenza della Provincia. Ma è meglio che il sindaco segua Lamon, che ha bisogno di un grande impegno e di una politica che sia presente sul territorio». (sco)
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