Polenta e schiz, una figuraccia

Festa dei sapori cancellata senza comunicazioni
Il capannone montato in via Roma, a sinistra l’avviso affisso ieri mattina
Il capannone montato in via Roma, a sinistra l’avviso affisso ieri mattina
 FELTRE.
Festa dei sapori senza festa e con un solo sapore, quello amaro della beffa. Il weekend dedicato al binomio polenta e schiz, promosso dal comune e dalla Coldiretti, è stato cancellato sabato pomeriggio, senza lo straccio di un comunicato e senza neppure un cartello di avviso per quanti avevano raggiunto via Roma per una cena a base di prodotti tipici. E' l'ennesimo scivolone per la promozione turistica della città: una figuraccia ancora per buona parte da chiarire.  Il menù della manifestazione, che coinvolgeva anche la cooperativa la Fiorita e la Lattebusche, prometteva cena di sabato e pranzo di ieri a base di polenta e schiz. Più assaggi e degustazioni "volanti" per chi transitava in centro. Poi però è arrivata la nevicata di venerdì notte, sabato mattina gli organizzatori hanno temuto un calo di presenze e valutato il rischio del ghiaccio. Così è scattato il contrordine: annullare tutto.  «Sono stato io a decidere di non partecipare», spiega Eugenio Garlet, presidente della Fiorita. «Mi sembrava inutile rischiare. Sia perché avremmo comprato un sacco di roba senza alcuna certezza di poterla cucinare. Sia perché con il ghiaccio e la neve qualcuno avrebbe potuto farsi male e noi saremmo stati chiamati a risponderne. Va bene lo spirito di iniziativa, ma non è il caso di rischiare guai per una manifestazione». Sarebbe stato Garlet, dunque, sabato mattina ad avvisare il vicesindaco Trento e il consigliere regionale Bond, promotori dell'iniziativa. «Mi aspettavo che loro si facessero carico di informare i cittadini, di mettere qualche avviso», prosegue Garlet. «Non era certo compito nostro quello di comunicare il cambio di programma. Poi però oggi (ieri, ndr) mi sono reso conto che nessuno l'aveva fatto e ci sono rimasto di stucco».  Di stucco sono rimasti anche quelli che sabato e poi anche ieri si sono trovati davanti al capannone deserto. Sul quale, almeno ieri mattina, erano stati affissi i cartelli che informavano del rinvio per maltempo. Sarcastici i commenti: era così imprevedibile una nevicata a dicembre? E davvero c'era il rischio che qualcuno scivolasse e si facesse male? Intanto in archivio va lo scivolone dell'organizzazione. (cric)

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