Pista “Le Buse” innevata tutto l’inverno

Il Monte Avena rinuncia all’impianto della Val Maor. Gorza: «La nostra vocazione sono i bambini, le ciaspe e lo sci di fondo»
Di Roberto Curto

MONTE AVENA. La ski-area del Monte Avena rinuncia alla seggiovia della Val Maor e investe sull'innevamento delle “Le Buse”. Già da questa stagione la pista principale del Monte Avena sarà innevata artificialmente su tutto il suo sviluppo garantendo da Natale un periodo di apertura più duraturo e non legato solamente agli umori della meteorologia. I sindaci del comprensorio, anche su pressione degli sci club hanno dunque detto no al trasloco della seggiovia Val Maor, che avrebbe dovuto sostituire l’attuale skilift, e che ora andrà dismessa.

«Il nostro target principale di clientela», spiega l'amministratore unico di Croce d'Aune Sviluppo, Lionello Gorza, «sono le famiglie con bambini e la sostituzione dell'attuale skilift con la seggiovia avrebbe impedito ai bambini di meno di otto anni di utilizzare gli impianti. In pratica, gli sci club avrebbero dovuto rinunciare ai corsi di sci di Natale con un danno gravissimo per una stazione come la nostra che vuole e deve essere una palestra dove i piccoli possono avvicinarsi allo sci alpino a costi ragionevoli. Con questo investimento legato ai fondi Brancher saranno sufficienti cento ore di freddo per permettere il completo innevamento della pista così da garantire la possibilità di sciare a chi acquista lo skipass stagionale. La ristorazione inn quota sarà garantita da Malga Campon, Casere dei Boschi, chalet alle Buse e Malga Campet con nuova gestione».

La chiusura definitiva della seggiovia della Val Maor, denominata Pian de Lac – Mazzorre, segna un cambio deciso di rotta: «Lo scarso innevamento e gli alti costi di gestione non davano garanzie sul piano economico», dice ancora Gorza. «Per questo è stato deciso di cambiare strategia e dare maggiore spazio alle ciaspe e allo sci di fondo. Saranno realizzati due percorsi per le ciaspe, uno che parte proprio dalle Buse e l'altro da Casere dei Boschi, mentre i fondisti avranno a disposizione un anello di cinque chilometri proprio in Val Maor la cui manutenzione sarà affidata a una società sportiva locale con cui stiamo discutendo per trovare l'accordo migliore. Questo inverno sarà di transizione, ma in vista dell'inverno 2015-2016 sarà sistemata la strada della Montagnola che parte a valle di Casere dei Boschi e raggiunge la seggiovia permettendo ai fondisti di arrivare sul posto con la macchina».

Senza la seggiovia alle Buse cade il progetto di vietare l'accesso alle auto sul Campon durante il periodo estivo per creare una sorta di oasi natuale: «Era un'ipotesi affascinante», aggiunge ancora l'amministratore di Croce d'Aune Sviluppo, «e sarebbe stato bello pensare al Campon sgombro da macchine durante tutta l’estate. Appassionati di volo libero, amanti del trekking e semplici turisti avrebbero potuto godere di una natura spettacolare. Ma forse il Monte Avena non era ancora pronto per questa sfida e l'idea di perdere la vocazione invernale con lo smantellamento dello skilift ha di fatto escluso questa possibilità».

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