Pian de Fontana, venti anni di rifugio

LONGARONE. Grande festa domenica scorsa per il ventennale del rifugio Pian de Fontana. Molti gli appassionati della montagna che si sono stretti attorno ai gestori Antonio ed Elena per condividere...

LONGARONE. Grande festa domenica scorsa per il ventennale del rifugio Pian de Fontana.

Molti gli appassionati della montagna che si sono stretti attorno ai gestori Antonio ed Elena per condividere la ricorrenza in una fantastica giornata di sole; erano presenti anche il sindaco di Longarone e il presidente del Cai longaronese, Giacomo Cesca, il vicepresidente del Cai Veneto, Francesco Romussi e il segretario Giuseppe Cappelletto.

Il sindaco Roberto Padrin ha ringraziato quanti in questi anni si sono prodigati perchè la struttura, di proprietà comunale, diventasse un punto di riferimento per tutti gli amanti della montagna e per coloro che percorrono la nota Alta Via n.1.

«Pian del Fontana è un fiore all’occhiello per tutta la nostra comunità. Solo venendo qui ci si può rendere conto della suggestiva bellezza del nostro territorio. I 103 chilometri quadrati del Comune prevalentemente montani, con cime, vallate e scorci di grande fascino, ma ancora troppo poco conosciuti. Un grazie di cuore, oltre al Cai, soprattutto ai gestori per l’amore con il quale lo gestiscono da diversi anni. Quest’anno celebriamo non solo il 50° del Vajont, ma anche i 150 anni di vita del Cai. Due ricorrenze significative che coincideranno con la consegna del Pelmo d’Oro 2013 proprio a Longarone il prossimo 27 luglio».

Cesca ha ripercorso le tappe dei vent’anni del rifugio ringraziando le ditte, Italo Burigo in testa, l’architetto Renato Migotti, e quanti hanno contribuito a far sì che il rifugio si potesse dotare di impianti di risparmio energetico (pannelli fotovoltaici) e all’avanguardia per strutture del genere annunciando l’installazione della banda larga grazie ad un contributo regionale ottenuto dal Cai.

Nel corso della giornata c’è stato anche spazio per una dimostrazione da parte del Soccorso Alpino di Longarone di un recupero con barella portantina in luogo impervio.

Volontari che hanno mostrato le loro abilità nei soccorsi, sempre così preziose per salvare vite umane.

Michele Giacomel

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