Piaia chiede più attenzioni «Disattesa ogni promessa»

Ponte. Il capofrazione Carmen Boito polemizza: «Il sindaco è venuto a trovarci ma solo per prepararci alla stangata Imu e per condividere altre preoccupazioni»
Il cortile dell'asilo di Piaia a Ponte
Il cortile dell'asilo di Piaia a Ponte

PONTE. La frazione di Piaia chiede maggiore attenzione all’Amministrazione di Ponte. E lo fa attraverso il suo capofrazione, Carmen Boito, che riassume il recente incontro svoltosi tra i cittadini di Piaia, Canevoi, Criol e Cadola, il sindaco Roger De Menech e l’assessore Ezio Orzes nell’ambito delle riunioni programmate dall’Amministrazione per capire che cosa fare per migliorare la vita nelle frazioni.

«Ci hanno preparato al salasso con l’Imu e hanno condiviso la preoccupazione per il destino della municipalizzata “Ponte Servizi” che, secondo le disposizioni di legge, dovrebbe essere venduta entro fine anno», afferma Boito, «mi ero preparata alcuni appunti da proporre nell’interesse della frazione di Piaia, fornitimi anche dai paesani, ma ho avuto l’impressione che lo scopo dell’incontro fosse soprattutto quello di prepararci alla stangata Imu e di giustificare certe scelte dell’Amministrazione».

La frazione di Piaia conta più di 350 abitanti ed è tra le poche che è riuscita ad incrementare il numero di residenti negli ultimi anni. Prosegue la capofrazione: «Ho espresso il mio disappunto per la mancanza di attenzione alle esigenze della frazione, dopo che la lista civica “Insieme per Ponte”, nelle elezioni del giugno 2009, aveva messo nero su bianco nel programma la realizzazione tra l’altro di un parco avventura nel bosco comunale di Piaia. Dopo alcuni mesi dall’insediamento il sindaco ci risponde che il Nevegal sta realizzando il parco avventura e poiché il Comune di Belluno ha promesso di non fare concorrenza con il ghiaccio a favore del campo di Quantin, a Piaia non si farà nulla. Insomma ci siamo riletti il programma amministrativo e ci siamo resi conto che per la frazione è mancata l’attenzione promessa», sostiene Boito, «Piaia tra l’altro è priva di un luogo di aggregazione, non è collegata in maniera funzionale con le altre frazioni con marciapiedi, i nostri figli prendono il pulmino avendo scuola d’infanzia e medie non raggiungibili a piedi perché manca un percorso in sicurezza». Riguardo la manutenzione e il ripristino dei sentieri e lo sviluppo di una ciclabile per spostarsi tra le frazioni, Boito spiega che «Piaia era inserita in un percorso ciclabile che non è più individuabile, sono marcite anche le tabelle in legno con le indicazioni. Comunque mancano ancora un paio di anni alla conclusione del mandato di questa amministrazione e siamo fiduciosi in un exploit finale».

Ezio Franceschini

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