Petrucci e Di Rocco in visita alla Sportful «Un'azienda vicina allo sport azzurro»

Petrucci, Di Rocco e Trevisson osservano i nuovi capi per la nazionale. Più a sinistra la foto con i vertici di Sportful
FONZASO.
Hanno visto da vicino come nascono i capi indossati dagli azzurri del ciclismo e dello sci e visitato lo stabilimento insieme al patron Giordano Cremonese e al figlio Dario, amministratore delegato. Visita del presidente del Coni, Gianni Petrucci, venerdì pomeriggio alla Manifattura Valcismon, accompagnato dal presidente Fci Renato Di Rocco. Un'occasione per vedere uffici, negozio e stabilimento della storica azienda di abbigliamento sportivo che produce e commercializza i marchi Sportful e Castelli. Un impegno notevole quello della famiglia Cremonese, al fianco dello sport italiano come fornitore di materiale tecnico e sponsor anche di altre nazionali e di alcune squadre professionistiche di primo piano del ciclismo. Petrucci e Di Rocco hanno potuto apprezzare la qualità dei capi e il presidente del Coni, in particolare, ha speso parole di elogio per l'azienda: «Sportful è da tempo vicina allo sport italiano. Ricordo ancora la sponsorizzazione per la nazionale di cannottaggio. Ora è al nostro fianco nel ciclismo e nello sci con risultati molto buoni. Siamo felici del suo successo che poi è il successo dei nostri atleti». Poi un ricordo del compianti citì del ciclismo Ballerini, amico di Sportful e deceduto in un tragico incidente in un rally: «Ricordo quando l'Italia vinse l'oro alle olimpiadi di Atene nel ciclismo. Era la prima medaglia e quando gli andai incontro Ballerini mi abracciò fortissimo e mi buttò in aria. Era una persona splendida e un commissario tecnico estremamente preparato». Petrucci conosce bene il bellunese: «Mi piace molto la montagna e vado spesso nella zona di Alleghe e Caprile. Qui a Fonzaso è la mia prima volta. Era giusto vedere da vicino un'azienda che fa molto per il nostro movimento». (r.c.)
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