Pescatori abusivi presi con le reti in mano al lago di Santa Croce

Avevano tirato fuori, per la prima «pesca», 25 chili tra carpe, lucci e cavedani. Uno di loro era pure irregolare. Multe per 500 euro e pesce sequestrato
Il lago di Santa Croce
Il lago di Santa Croce
PUOS D'ALPAGO. Colti con le mani nella...rete. Sette persone tra moldavi e rumeni sono state bloccate dai Forestali nella notte, mentre uscivano dalle acque del lago di S.Croce: pesca abusiva, la contestazione. Avevano tirato fuori, per la prima «pesca», 25 chili tra carpe, lucci e cavedani. Uno di loro era pure irregolare. Multe per 500 euro e pesce sequestrato. Una mania, a quanto pare nell'ultimo periodo, la pesca di frodo notturna a Santa Croce: è almeno il secondo intervento che viene concluso nell'arco di un mese, dal Corpo forestale di Puos, dopo quello di una settimana fa al quale hanno partecipato e che ha permesso di blccare stranieri da Verona. E' da diverso tempo che i pescatori della zona si lamentano perchè spesso non trovano più le loro barche lasciate a riva, oppure le trovano spostate e non si spiegano per quale motivo. E' da oltre un mese che gli uomini della Forestale della stazione di Puos cercano di individuare alcuni stranieri che, di notte, con l'ausilio di barchini «altrui», buttano le reti nel lago e le ritirano fuori con un gran bel pescato. Un lavoro di indagine passato anche attraverso l'identificazione di alcune auto che venivano lasciate parcheggiate nella zona, quasi sempre le stesse, finite per diventare «sospette». Fino alla notte tra giovedì e venerdì quando sono state notate una Opel Astra e una Y10. Pedinamenti e appostamenti della squadra di quattro Forestali della stazione diretta da Alessandro Savi, fino alle 24 di giovedì quando è scattato il momento del blitz: tre degli stranieri uscivano dall'acqua, mentre altri quattro erano rimasti in una delle auto, probabilmente a fare da palo. Sette tra moldavi e rumeni sono stati bloccati, tre multati: si tratta di stranieri che hanno dichiarato di provenire da Treviso, con le due auto. Qualcuno fa il muratore, qualcun altro il giardiniere, altri non fanno nulla, uno di loro è stato trovato anche con il permesso non regolare: è dunque partita la segnalazione alla questura per quanto di competenza. I forestali di Puos hanno quindi identificato i sette stranieri e hanno applicato le sanzioni previste: almeno 500 euro di multa per pesca di frodo ma a quanto pare non è stata applicato il codice penale. Solo violazioni amministrative quelle a carico dei sette stranieri ai quali sono stati ritrovati qualcosa come 25 chili circa di pesce: tutto sotto sequestro, insieme a una rete di circa duecento metri che era stata calata nelle acque del lago di Santa Croce e che probabilmente sarebbe stata ritirata su con un ingente bottino di pesce se non fossero intervenuti i forestali. La zona interessata è quella di Bastia, dove le rive del lago scendono più dolcemente e dove tra l'altro anche il pesce si fa vedere, in questo periodo: le carpe per esempio sono in frega e si prendono facilmente, anche in buona quantità. I forestali hanno quindi dovuto tirare fuori dall'acqua anche una rete: non si attendevano che fosse lunga 200 metri. Rete per pesci di taglia grossa come lucci, cavedani e carpe appunto: una carpa ritrovata nella notte era di almeno 8 chili. Il resto era in sacchi neri di immondizia normali. Si nidaga ora per un eventuale rifornimento «clandestino» di ristoranti e locali.

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