Perquisito per furto gli trovano la droga: chiesto il processo
SANTA GIUSTINA. Perquisito per un furto, gli trovano la droga. Chiesto il rinvio a giudizio di E. B., il 34enne di Sospirolo, che nell’ottobre dell’anno scorso era stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente. Durante la perquisizione, chiesta dal pubblico ministero Gallego e firmata dal giudice per le indagini preliminari Sgubbi, i carabinieri di Santa Giustina e Sedico, che stavano indagando sul furto al bar della pompa di benzina Repsol di una quindicina di giorni prima, gli avevano trovato in camera da letto 50 grammi di hashish custoditi in cinque involucri. Per questo motivo, l’uomo era finito agli arresti domiciliari.
Ieri mattina l’indagato è comparso una prima volta davanti al giudice per le udienze preliminari Marson e al pubblico ministero D’Orlando accompagnato dal difensore Giorgio Gasperin, ma dovrà tornarci più avanti per il rinvio a giudizio. A quel punto, la difesa ha già anticipato che non chiederà riti alternativi e si andrà al dibattimento in aula.
E.B. è sospettato di aver scassinato una slot machine del bar del distributore di carburante, insieme all’altro indagato M.T. Secondo la ricostruzione dei militari all’epoca dei fatti, in piena notte, i ladri erano riusciti a trascinare fuori la macchinetta incatenata accanto alla porta e a forzarla sulla porta d’ingresso, ma l’impianto d’allarme con fumogeno aveva saturato il locale di nebbia artificiale, impedendo ai ladri di penetrare nella stanza e aggiungere il denaro del fondo cassa, oltre che le sigarette.
Era la terza volta, nel giro di appena un anno, che il bar della stazione di servizio alle porte del centro del paese della Destra Piave veniva preso d’assalto. Il nuovo furto si era consumato nel giro di pochi minuti attorno alle 3.30 e, proprio grazie all’impianto a nebbiogeno, i danni erano stati tutto sommato limitati: nella cassettiera della mangiasoldi c’era una somma stimata attorno ai 1.500 euro. A maggio, invece, i ladri avevano realizzato un bottino di circa 10 mila euro tra denaro contante e tabacchi. Un altro furto era stato messo a segno un anno fa.
Per quest’altro episodio, parallelo a quello per droga, non risulta che ci siano ancora state richieste di rinvio a giudizio per i due indagati. (g.s.)
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