Perplessità sulla Polizia locale provinciale

BELLUNO. Sindaci perplessi sul Corpo di Polizia locale provinciale. Ieri i primi cittadini avrebbero dovuto approvarne la costituzione, ma il punto è stato ritirato dall’ordine del giorno per approfondimenti. Troppe le perplessità (fra cui costi e utilità del servizio), espresse ieri nel corso dell’assemblea dei sindaci. Ad un certo punto diventata infuocata. La presidente della Provincia ha tentato di non far parlare il consigliere Renata Dal Farra («non siamo in consiglio provinciale»), che è stata difesa da Ennio Vigne e alla fine ha potuto dire la sua perché nessun sindaco si è opposto (la Larese l’aveva messa ai voti). E la stessa Dal Farra è stata pesantemente criticata da Svaluto Ferro per aver espresso perplessità sull’argomento. Eppure non era la sola a non essere convinta.
Bortolo Sala (Borca) è preoccupato per i costi, pari a 400 mila euro all’anno, e perché si rischia di creare un doppione del servizio regionale (vedi legge 30/2016). Michele Balen ha voluto capire a cosa servirà. Lo ha spiegato Svaluto Ferro. Da quando la Regione ha avocato a sé le funzioni di caccia e pesca, a Palazzo Piloni è venuto a mancare il servizio di vigilanza ambientale. L’unico che può fare sanzioni in caso di danno ambientale. Il personale che un tempo faceva parte della Polizia provinciale oggi è in capo alla Regione, «e non lo possiamo usare per questa funzione». La quale, in ogni caso, spetta alla Provincia.
Renata Dal Farra ha ribadito la sua posizione e le sue perplessità sui costi e l’utilità di un servizio del genere, la replica di Svaluto Ferro è stata piuttosto pesante nei toni. Ad un certo punto si è alterata anche la presidente, perché non se ne usciva. Avrebbe dovuto essere una discussione da pochi minuti dopo quasi due ore gli scettici erano ancora troppi. «Se facciamo questa proposta è per ragioni tecniche (fare le sanzioni ambientali) ma anche politiche», è sbottata. È un’accusa alla Regione, in pratica, una rivendicazione della specificità del Bellunese e del suo diritto a esercitare le funzioni previste dalla normativa. Anche quelle di caccia e pesca. Te le prendi? E io faccio un nuovo Corpo. Di autonomia hanno parlato anche Massaro e Perenzin, mentre Franco De Bon (San Vito), che di Polizia provinciale se ne intende, ha ricordato tutte le attività importanti per il territorio e la sua fauna svolte in questi anni dal Corpo di cui fa parte.
Alla fine, però, gli scettici non sono stati convinti. La Larese Filon ha ritirato il punto e lo porterà alla prossima assemblea, il 2 maggio. «Non aspettiamo troppo», ha chiuso, «perché quella della vigilanza ambientale è una funzione che dobbiamo svolgere».
Alessia Forzin
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