Periti industriali bellunesi, sessant'anni di storia raccontati in un libro

Carlo Cavalet
Carlo Cavalet
Sessant'anni di storia dei periti industriali della provincia di Belluno racchiusi nella pagine di un libro. Nato con un provvedimento del presidente del Tribunale di Belluno il 7 gennaio 1946, il Collegio racconta più di 60 anni di dati, fatti, esperienze e contributi allo sviluppo del territorio nel volume "Noi periti - appunti di storia del Collegio dei periti industriali e dei periti industriali laureati della provincia di Belluno», scritto a quattro mani da Carlo Cavalet e Dino Bridda.  Il libro è suddiviso in sei capitoli, che vanno dalla storia e organizzazione della categoria alla formazione, dalla storia del Collegio di Belluno al suo sviluppo nel corso degli anni. In appendice sono riportati l'elenco degli iscritti, le composizioni dei consigli direttivi, alcune note sui presidenti onorari, i riconoscimenti a dirigenti, iscritti ed altri (timbro d'oro e distintivo d'onore).  La ricchezza di informazioni storiche, gli spunti di riflessione e la corposa parte documentale e statistica fotografano 60 anni di attività al servizio della collettività locale, e offrono una panoramica più che esauriente della storia del collegio, che malgrado la sua particolare collocazione geografica si è sempre intrecciato con la storia delle istituzioni regionali e nazionali della categoria, e in più di un caso ha partecipato attivamente alla sua trama.  Al libro hanno lavorato attivamente Carlo Cavalet, che si è occupato della ricostruzione degli eventi che riguardano il Collegio e le organizzazioni regionali, della raccolta stampa, dell'elenco dei convegni e delle attività formative. Dino Bridda, invece, ha elaborato l'inquadramento storico e scolastico dei periti industriali e ha fatto la revisione dei testi.  Renzo Montresor ha analizzato e descritto la composizione storica del consiglio direttivo, mentre Andrea Franco e Mirco Caldart hanno ricostruito l'albo degli iscritti completandolo con le relative statistiche.  Un libro, insomma, necessario per conoscere la storia del Collegio, e per «ricostruire la storia delle organizzazioni regionali, sulle quali finora, da quanto mi risulta, poco o nulla è stato scritto», dice Carlo Cavalet. (a.f.)

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