Perarolo, una raccolta firme contro il poligono di tiro

PERAROLO. Una raccolta di firme per la chiusura del poligono di tiro nel greto del torrente Val Montina (Area Wilderness). È stata presentata al prefetto di Belluno da un gruppo di proprietari e...

PERAROLO. Una raccolta di firme per la chiusura del poligono di tiro nel greto del torrente Val Montina (Area Wilderness). È stata presentata al prefetto di Belluno da un gruppo di proprietari e villeggianti di via Peron a Perarolo di Cadore, gruppo che ora attende con ansia la decisione sulla revoca della concessione all'attività di sparo.

«Oltre al disagio provocato dai colpi potenti e improvvisi che spaventano anziani e bambini delle abitazioni sovrastanti», dicono i firmatari, «siamo preoccupati anche per l'inquinamento ambientale. È noto, infatti, che in questo periodo in varie parti d'Italia ed Europa i poligoni sono oggetto di sequestro, chiusura e bonifica per inquinamento da piombo (componente dei proiettili). Fra venti/trent'anni, chi si prenderà a carico la bonifica dell'area interessata? Saranno i cacciatori, ovvero i veri responsabili dell'inquinamento, oppure sarà onere dei cittadini? Nei centri di Perarolo e Caralte, sindaco e cittadini continuano la loro vita serena e tranquilla, passeggiando con i loro bambini o nipoti e sono indifferenti all'inferno che stanno passando gli abitanti di via Peron».

Nel poligono si spara tutti i giorni (sabato e domenica compresi) dalle 8 alle 12 e il pomeriggio dalle 13 alle 17. Attualmente, causa completamento lavori sulla nuova centrale idroelettrica, l'attività si concentra solo al sabato e alla domenica: «Con tale attività non si è creato alcun nuovo posto di lavoro, anzi si stanno facendo allontanare gli ultimi villeggianti affezionati a questa zona».

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