Per il professor Burioni «serve la massima severità»

«C’è una legge dello Stato  che deve essere rispettata per tutelare i più deboli Spero che questi dirigenti  siano estranei ai fatti»

BELLUNO. «Bene molto bene. Severità massima». Così commentava ieri pomeriggio sul suo profilo Facebook Roberto Burioni, medico, professore universitario, divulgatore scientifico italiano, assurto agli onori della cronaca in quanto protagonista delle molte polemiche mediatiche contro i no vax.

Il professore universitario plaude all’inchiesta della Procura bellunese, che avrebbe portato alla luce comportamenti poco consoni di alcuni dirigenti scolastici.

«C’è una legge dello Stato che deve essere fatta rispettare perché serve a tutelare le persone più deboli», dice il dottor Burioni una volta raggiunto al telefono. «Non è pensabile che un bambino che sta combattendo contro la leucemia possa rischiare di prendersi il morbillo, perché i genitori del suo compagno di scuola credono che i vaccini facciano male. Spero, comunque, che questi presidi dimostrino di essersi comportati bene e di aver applicato la norma», precisa e poi sottolinea: «L’obbligatorietà delle vaccinazioni è una cosa giusta. Per una volta l’Italia è stata di esempio anche per altri Stati europei e ora i risultati si vedono: la copertura vaccinale sta crescendo, assieme alla sicurezza».

Il professor Burioni evidenzia che questo dato non è da poco. «In una società in cui le persone si muovono moltissimo e dove le culture si intersecano, essere vaccinati e protetti è sempre importante. Non possiamo permettere che, per colpa di genitori sciocchi, si vedano tornare malattie che altrimenti ci saremmo dimenticati, come la difterite o la poliomielite».

Burioni conclude la sua disamina, commentando anche il fatto che la Procura, nel corso dell’inchiesta che ha riguardato tutte le scuole del territorio provinciale, ha inviato un centinaio di decreti penali ad altrettanti genitori che avrebbero consegnato autocertificazioni vaccinali fasulle. «Queste persone non hanno fatto altro che esporre i bambini a malattie e questo è un atto grave. I vaccini, ne sono sicuro, sono utili e questo non sono io a dirlo, ma i fatti». —

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