Peaio, protesta contro il degrado

Dito puntato sul campanile con gli intonaci scrostati e i rottami vicino alle strade

VODO. Un gruppo di residenti di Peaio, frazione di Vodo di Cadore, denuncia il degrado urbanistico della frazione. «Vorremmo rendere noto, ai comuni limitrofi e agli enti preposti», scrivono in una lettera, «come la frazione di Peaio stia da alcuni anni andando via via verso uno stato di degrado urbanistico piuttosto accentuato». Peaio è una frazione di Vodo, di forse 200 anime, ha un suo centro storico in fondo al paese con case rurali del 1400-1500, vi passa la pista ciclabile della Lunga Via delle Dolomiti e per chi cerca la tranquillità e il riposo è il paese ideale. «Negli anni», lamentano però i residenti, «sono sorti problemi di degrado urbano non indifferenti; cosa che abbiamo sempre segnalato a chi di dovere. La via Monte Rite è circondata da rottami ferrosi anche molto attaccati e sporgenti alla strada comunale; prati e orti incolti hanno lasciato posto a rottami ferrosi sparsi ovunque e ad un fitto bosco di alberi d’alto fusto che minacciano pericolosamente alcune abitazioni. Spostandosi da via Monte Rite e arrivando nella piazza principale e quindi nel bel mezzo del paese, vi si trova un deposito di un cantiere, parcheggiato lì da 20 anni; adiacente a questo vi è un ritaglio di verde dove per quanto curato i bambini non possono giocare in tranquillità perché oltre al deposito vi sono ancora rottami d’auto e materiali ferrosi sporgenti e quindi di fatto non c'è uno spazio ludico dove far giocare i bambini in piena sicurezza. L'estate scorsa un bambino si procurò dei tagli ad una mano, scivolando su di un parabrezza abbandonato in mezzo l’erba per recuperare il pallone. Spostandosi ancora verso il fondo del paese in via Strada Vecchia, vi è il campanile della chiesa che perde pezzi di intonaco lungo la strada comunale sottostante con il rischio che i calcinacci cadano in testa o sopra qualche macchina. Vi sono inoltre case pericolanti, queste abitazioni per cause meteorologiche, abbandono di manutenzione e via dicendo stanno per crollare e sono del tutto pericolose per chi vi passa accanto in quanto non transennate in maniera consona; case ben visibili da tutti i turisti in passaggio in quanto adiacenti alla ciclabile; certo non un bel biglietto da visita. Infine non si può non accennare alla strada comunale», concludono i residenti, «che comincia ad aver buchi come la Statale 51 di Alemagna. Peaio era e deve tornare un angolo di paradiso ed un paese dove le future generazioni abbiano un posto dove ritrovarsi a giocare in tranquillità e serenità». (a.s.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi