Pat: «Tre anni sufficienti per fare la Feltre-Primolano»

Il presidente Dolomiti Bus ha sottolineato come sia prioritario poter raggiungere Trento da Belluno con la ferrovia

BELLUNO. Per il treno delle Dolomiti ci vogliono tra i 15 ed i 20 anni? «Entro tre o quattro anni», sostiene, invece, Giuseppe Pat, presidente di Dolomiti Bus, «dobbiamo realizzare il collegamento ferroviario tra Feltre e Primolano». Pat è intervenuto anche lui al convegno degli ambientalisti di Belluno. E l’ha fatto con perentorietà, attirandosi gli applausi della platea. Ha detto, ad esempio, che il collegamento diretto tra Belluno e Trento, via Feltre e la Valsugana, è una priorità. Come lo è anche l'elettrificazione dell'anello basso della ferrovia, da Montebelluna a Belluno, e gìù, fino a Conegliano. Ma che cosa sta succedendo? Che i 200 mila euro, quale contributo per lo studio di fattibilità e la progettazione della Feltre-Primolano, assicurati dai Fondi Odi, e deliberati formalmente nel protocollo d'intesa tra la Provincia di Belluno, quella di Trento, il Comitato paritetico dei fondi, vedono ancora la Regione lontana da questa sottoscrizione.

Pat, pur dirigendo un'azione di trasporto su gomma, ha fatto lodi sperticate del servizio ferroviario e sulle sue potenzialità. Ha rendicontato che sono stati più di duemila gli appassionati della mountain bike che da tutto il Veneto sono saliti in treno a Calalzo e in corriera a Cortina per percorrere, questa estate, le piste locali. Tra loro anche il cardinale Beniamino Stella, uno dei più stretti collaboratori di papa Francesco.

«Possiamo riuscire a portare questi appassionati a quota 10 mila, già nelle prossime stagioni» ha aggiunto Pat, ricordando che il Bellunese è attraversato dalle più emozionanti ciclovie del Veneto e dell'alta Italia. Non solo, ha annunciato che è in programma un ulteriore investimento tra i 4 ed i 5 milioni per completare questa rete, con nuovi itinerari. Dolomitibus si trova spesso a collaborare con la Sat, la società del trasporto locale in provincia di Bolzano.

È l'azienda che ha studiato anche il collegamento in treno tra Bolzano e Cortina, sia la Val Gardena e la Val Badia: «Non è soltanto per disponibilità di risorse che voi avete potuto realizzare questo progetto», ha detto Pat rivolgendosi ad Helmut Moroder, uno dei progettisti - ma anche per la disponibilità di una normativa giuridica per cui non subite l'assalto della Corte dei Conti, come avverrebbe se ci muovessimo noi».

Le maggiori capacità d'intervento di una Provincia autonoma erano state sottolineate anche dal moderatore Paolo Possamai e da Luigi Casanova di Cipra, osservando quest'ultimo che l'autonomia rischia comunque di andare a sbattere se resta autoreferenziale e non è collaborativa. (fdm)

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