Partito con il piede giusto l’indirizzo sportivo della media fonzasina

Alla presentazione del corso scelto da 24 alunni sottolineato il coinvolgimento delle società sportive locali e dei tecnici delle federazioni 

FONZASO. Piace il nuovo indirizzo sportivo dell’istituto comprensivo di Fonzaso, Lamon, Arsiè e Sovramonte, che è partito a settembre con ventiquattro iscritti in prima media.

L’idea di fare più sport a scuola è nata a Fonzaso e a dare impulso all’innovativo servizio nel campo dell’istruzione pubblica è un contributo privato, perché il finanziamento necessario a coprire la sperimentazione lo mette la Manifattura Valcismon (quindi la famiglia Cremonese).

Il progetto, inteso sia come insegnamento della pratica sportiva che come educazione ai valori che trasmette, è stato presentato ieri nella scuola fonzasina davanti a tanti ragazzi e alle loro famiglie, ai rappresentanti delle società sportive che affiancano gli insegnanti e agli amministratori dei quattro Comuni.

È stata anche l’occasione per la consegna delle borse di studio offerte dalla famiglia Cremonese ai ragazzi che si sono distinti per meriti sportivi e risultati nello studio durante lo scorso anno scolastico: gli alunni delle elementari Lucrezia Maccagnan (ginnastica ritmica) e Giacomo Lieo (mountain bike), e delle medie Milena Faoro (mountain bike e sci di fondo) e Ryan Bombardelli (orienteering). Tutti gli studenti del nuovo indirizzo hanno ricevuto poi la tuta e la maglietta griffate Sportful.

«È stata una bellissima partenza con ventiquattro iscritti», commenta l’amministratore delegato di Manifattura Valcismon Alessio Cremonese. «Vuol dire che c’è voglia di fare sport. Da parte nostra abbiamo accolto subito favorevolmente questa proposta dell’istituto perché volevamo dare qualcosa a Fonzaso, che molto ha fatto per la nostra azienda. Ci sembrava giusto dare un riconoscimento alla cittadinanza e alle giovani leve, e farlo in ambito sportivo per aiutarli a studiare ma anche a praticare lo sport. Oltretutto, molto probabilmente tanti dei nonni di questi ragazzi hanno lavorato nella nostra azienda e hanno contribuito a renderla importante a livello mondiale».

Allo sport sono dedicate sei ore alla settimana: due sono ore curricolari di educazione fisica, più un’ora di approfondimenti pluridisciplinari e tre ore aggiuntive di attività sportive. Nel primo anno vengono proposte 50 ore per gli sport di squadra (pallacanestro, pallavolo, rugby, calcio a 5 e calcio), 20 per gli sport individuali (atletica leggera, karate, bocce, tennis, tiro con l’arco) e 20 ore di attività in ambiente naturale (orienteering, ciclismo, sci di fondo, trekking).

A tutto questo si affiancano poi insegnamenti su salute e benessere, sicurezza e prevenzione (compresi i principi di primo soccorso), regole e fair play. Altre discipline affrontate nell’arco del triennio saranno pallamano, judo, skiroll, parkour, pattinaggio su ghiaccio, arrampicata, canoa, rafting, ginnastica artistica, danza, nuoto e yoga.

«Tutte le attività prevedono sempre la presenza di tecnici federali qualificati e di un docente», spiega la referente Miriam Toigo, sottolineando come «il progetto vede il coinvolgimento attivo delle associazioni sportive».

Il preside Ezio Busetto parla di «una grande opportunità che arricchisce la proposta formativa» e invita a coglierla. —

Raffaele Scottini

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