Padre in galera non vede il figlio

L’uomo sconta una pena per violenza sessuale e ha denunciato l’ex moglie

FELTRE. Neanche la pagella può vedere. Il marito detenuto ha denunciato la moglie per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. Risulta che, al momento della separazione tra i due coniugi, fosse stato stabilito un affido condiviso del figlio, ma alla lunga sia diventato esclusivo della donna, che è accusata di fare tutto il possibile, affinchè l’ex coniuge non partecipi alla vita del ragazzo (che all’epoca dei fatti aveva otto anni e ora ne conta 10) e non ne condivida le decisioni fondamentali, a cominciare da quelle relative alla scuola. L’uomo sta scontando una condanna a quattro anni di reclusione per violenza sessuale alla moglie, dopo che in primo grado era stato condannato a otto. In precedenza, nei suoi confronti era scattato un provvedimento di allontanamento dalla casa coniugale per maltrattamenti in famiglia, poi uno di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ormai ex convivente.

La sua testimonianza ha raggiunto toni drammatici, sotto gli occhi del giudice Riposati, del pubblico ministero Rossi e degli agenti della polizia penitenziaria. È figlio anche suo, ha detto, e gli viene negata anche la lettura dei voti scolastici. Un momento di tensione anche tra il difensore dell’imputato Nicolai e quello di parte civile D’Agostini, prima del rinvio al 22 febbraio per il completamento della fase istruttoria e soprattutto la discussione con le richieste delle parti e la sentenza finale di primo grado. (g.s.)

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