Overdose a Sorriva morto un 34enne

SOVRAMONTE. Il corpo in posizione supina steso sul pavimento della camera da letto, vicino una siringa con la quale quasi certamente si era iniettato la droga. È stato trovato così, mercoledì mattina, dai militari del nucleo radiomobile dei carabinieri il 34enne Janis Dall’Agnol originario di Fastro Bassanese, appena al di là del confine con il comune di Arsiè. Da un mese circa si era trasferito in un appartamento di Sorriva. Oggi la salma dell’uomo sarà sottoposta ad autopsia, passaggio determinante per definire le esatte cause della morte. Da alcuni giorni il giovane non dava notizie di sé e alcune telefonate di genitori e parenti erano cadute nel vuoto.
Così, la famiglia ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che si sono portati all’indirizzo dell’uomo. Con l’aiuto dei vigili del fuoco del distaccamento di Feltre è stata aperta la porta dell’appartamento e nella camera da letto i militari hanno ritrovato il corpo senza vita. Il medico giunto sul posto per constatare la morte ha stimato che il decesso sia avvenuto alcuni giorni prima, probabilmente domenica. All’interno dell’appartamento tutto era in ordine, le serrande alzate e la porta chiusa a chiave. Sembra dunque che il decesso sia avvenuto probabilmente al mattino o al pomeriggio. I rilievi eseguiti finora non hanno evidenziato la presenza di terze persone all’interno dell’abitazione.
Il giovane non era iscritto all’anagrafe del Comune di Sovramonte, ma era conosciuto perché da tempo andava e veniva dal paese. Educato e cortese viene descritto come bravo e onesto lavoratore e aveva prestato servizio con una ditta feltrina di disgaggi. In ogni caso era ben visto e la sua morte ha colto la comunità di sorpresa. Appassionato di tatuaggi e piercing, Dall’Agnol si trovava a Sorriva agli arresti domiciliari per altri tipi di reati, ma era noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi con gli stupefacenti. Bazzicava anche nel comune di Arsiè, nella zona di Fastro e San Vito.
Attualmente risultava alla ricerca di occupazione, ma sembra che avesse trovato un ingaggio per lavorare nelle prossime settimane. Tutto il materiale raccolto indica il decesso causato da overdose di oppiacei e l’esame autoptico servirà a fugare i dubbi, cercando anche di capire se ci sono altri aspetti della vicenda da approfondire. I carabinieri stanno setacciando la vita passata e recente del giovane soprattutto per individuare la persona che gli ha fornito la dose letale di droga. Gli inquirenti escludono che la centrale dello spaccio sia a Sovramonte.
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