Ospedale di Lamon nel piano triennale previsti 3,7 milioni

Si inizia con la centrale termica e l’adeguamento antisismico Il progetto dell’Usl 2 prevede l’ampliamento a 72 posti letto
Di Laura Milano

LAMON. L'adeguamento antisismico di tutti gli edifici dell'Usl parte da Lamon, pur essendo previsto per altre strutture nel piano triennale delle opere pubbliche. Al centro di riabilitazione di Lamon, il primo stralcio dei lavori per mettere in sicurezza l'ospedale da rischi sismici e da quelli potenziali degli incendi, si inizierà dai primi mesi del 2016. I soldi in cassa ci sono, la Regione eroga infatti solo per l'adeguamento alle normative cogenti, antisismica e antincendio, un milione di euro. Ma è sempre su Lamon che l'Usl investe, con cinquecentomila euro, per dotare l'edificio ospedaliero di una nuova centrale tecnologica, ossia una nuova caldaia a resa elevata e al massimo della sicurezza, che sostituirà a breve l'attuale impianto ormai obsoleto. Il programma triennale delle opere pubbliche dell'Usl 2, per la “riorganizzazione strutturale e funzionale dell'ospedale di Lamon” prevede dunque per il primo stralcio quasi un milione di euro (quelli già resi disponibili dalla Regione); per il secondo un milione e 420 mila euro e per il terzo un milione e 300 mila euro. L'intervento costerà tre milioni e 720 mila euro.

Questi soldi serviranno all'ampliamento dell'ospedale di Lamon che aumenterà la capienza di posti letto dagli attuali 48 ai 72 definitivi. La Regione ha approvato, a ridosso dell'anno scorso la proposta di riparto del fondo sanitario regionale per il 2014 inserendo l'intervento di Lamon che aveva già ottenuto il parere favorevole della commissione per l'investimento in tecnologia e edilizia (Crite) due anni fa. Per realizzare la verifica statica richiesta, necessaria a ottenere il primo milione della Regione ai fini dell'adeguamento all'antisismica, l'azienda ospedaliera feltrina aveva promosso un bando.

Si è aggiudicato l'incarico, al massimo ribasso d'asta, l'architetto Mauro Stiz di Santa Giustina. Intanto, l'Usl tramite gli uffici competenti, ha fatto piazza pulita della barriere architettoniche all'ospedale di Lamon per farsi trovare pronta agli interventi, ben più consistenti, che riguardano l'ampliamento ed il potenziamento della struttura di riferimento regionale per la riabilitazione funzionale. «Il tutto è stato programmato e sarà coordinato per stralci successivi», dice il direttore generale dell'Usl 2, Adriano Rasi Caldogno. «L'obiettivo è quello di arrivare, seguendo il cronoprogramma compatibile con la disponibilità delle risorse, al completamento dell'ospedale anche dal punto di vista dell'ampliamento della capienza di posti letto e di infrastrutture necessarie all'attività del centro di riabilitazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi