Opere pubbliche, la dote di Puos al Comune unico

PUOS D’ALPAGO. Anche per il Comune di Puos, dopo Farra e Pieve, l’ultimo consiglio della sua storia in vista della formazione del Comune Alpago. Emozione e commozione nelle file della maggioranza,...

PUOS D’ALPAGO. Anche per il Comune di Puos, dopo Farra e Pieve, l’ultimo consiglio della sua storia in vista della formazione del Comune Alpago. Emozione e commozione nelle file della maggioranza, mentre nel merito, cioè l’approvazione del nuovo statuto comunale (unico punto all’odg), la minoranza ha votato contro. «Con questo ultimo atto istituzionale concludo la mia breve parentesi amministrativa come sindaco di Puos», ha detto Antonio Dazzi a fine consiglio.

Si chiude così la storia del Comune di Puos e se ne apre un'altra, quella di Alpago, che per il sindaco uscente «sarà il nostro futuro, soprattutto quello delle giovani generazioni. Sono particolarmente felice di aver contribuito a questo straordinario evento dopo anni di discussioni, proposte e due referendum». «Mi sono presentato agli elettori con il principale obiettivo della unificazione amministrativa dell'Alpago», ha proseguito Dazzi, «è vero che il sogno si è avverato parzialmente e che auspicabile era la fusione dei 5 Comuni, ma il traguardo raggiunto è stato oltremodo significativo».

Meno di due anni da primo cittadino, qualche rimpianto per non essere riuscito a completare il programma elettorale, ma anche la certezza di non essere stato con le mani in mano: «Porteremo in dote al Comune Alpago un importante programma di opere da concludere da chi fra tre mesi lo amministrerà».

Dazzi ha concluso riassumendo gli interventi che l’amministrazione è riuscita a mettere a segno nei primi (e unici) 21 mesi di mandato: il completamentodei lavori a Sommacosta e Cornei, Caozze e via Colombo, asfaltature, piazzetta e marciapiede a Bastia, la frana di San Pietro, sicurezza Via Regia lungo il canale e interventi su sentieri e strade interpoderali, contenimento energetico su edifici col Piano azione energia sostenibile, Piano di illuminazione per ridurre l’inquinamento luminoso (col Bim), la rotatoria in centro di cui si è potuto affidare il proseguimento della progettazione a Veneto Strade, quindi l’intervento alla scuola media e la sistemazione dell’area scolastica con un parziale ma importante finanziamento. Unico rammarico la pista ciclabile Romascienz-Cornei, che non ha ancora trovato sostegno finanziario. «Questa sarà la dote che porteremo nel nuovo Comune Alpago», ha concluso Dazzi ringraziando i sindaci che lo hanno preceduto.

Ezio Franceschini

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