Operai al lavoro per ripulire i graffiti del Città di Bologna

BELLUNO. Graffiati i graffiti. Dissolti con una bella spruzzata di bicarbonato di sodio e carbonato di magnesio. Il parco Città di Bologna ha già un aspetto diverso, dopo il primo intervento di ripulitura degli operai della Unika di Pieve d'Alpago. Il resto sarà a cura dei quattro minorenni bellunesi, che prima di Natale avevano cercato di nascondersi dietro la tag “Grido”, imbrattando con la vernice spray giostre, retro del monumento ai caduti in Russia e tabellone della scuola elementare Gabelli. C'è un lungo documentario, nelle immagini della videosorveglianza. Bruschino e solvente, tranne nel caso della tabella, che probabilmente dovrà essere sostituita. La Polizia locale ha provveduto a staccare un verbale da 50 euro da consegnare ai genitori, invece di 500, ma è scattata lo stesso la segnalazione al Tribunale dei Minori. Denuncia d'ufficio per imbrattamento, con una serie di aggravanti, come aveva anticipato il comandante della Polizia locale, Gustavo Dalla Ca'.
La vicenda è entrata anche negli uffici di Palazzo Rosso, dove il sindaco Jacopo Massaro ha confermato la grande utilità delle telecamere appollaiate in giro per la città: possono anche non piacere, ma sono indubbiamente efficaci, in fase di prevenzione e anche di repressione, in questo caso. Le hanno chieste anche in via Sottocastello, per non parlare del parcheggio di piscina e Spes Arena. Quella modello dome del parco non perde di vista le giostrine, curioso il fatto che i vandali non l'abbiamo notata, pensando di farla franca.
Ieri mattina i due operai hanno scaricato dal furgone una specie di compressore, armandolo di queste due sostanze, che sono state sparate a una certa pressione sulle scritte. Cancellate, come con la gomma. Nel pomeriggio, si racconta del sopralluogo di almeno una delle famiglie, per concordare e organizzare le operazioni di ripulitura delle altre scritte.
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