OMICIDIO DI CONEGLIANORiaperto il caso della mortedel primo marito della De Nardo

La polizia ha preso contatti con l’Interpol affinché venga chiesto alle autorità australiane di riaprire le indagini sulla morte di Ottorino Tonon avvenuta in Australia in un misterioso incidente sul lago
Eliseo David
Eliseo David
TREVISO.
Il questore fa riaprire le indagini sulla morte in Australia di Ottorino Tonon, il primo marito della sessantunne Laura De Nardo, ora in cella con l’accusa di aver assoldato due sicari per far uccidere l’attuale consorte Eliseo David, 71 anni.

Carmine Damiano ha infatti preso contatti con l’Interpol affinché venga chiesto alle autorità australiane di riaprire le indagini su quella morte.

Tonon, padre della figlia quarantenne di De Nardo, Sally, era morto giovanissimo in un lago vicino a Sidney, dove la coppia era all’epoca emigrata.

Ma ora l’arresto della donna come mandante dell’omicidio premeditato del secondo marito, per impossessarsi dell’eredità, ha convinto gli investigatori italiani a voler far luce anche su quello strano «incidente» avvenuto in Australia 39 anni fa.

«Alla luce di quanto è successo vogliamo vedere chiaro anche in questo caso, ci sembra doveroso» ha detto il questore Damiano, che ha chiesto formalmente all’Interpol la riapertura di quel fascicolo e di poter visionare gli atti della morte di Tonon. La richiesta dovrà ora arrivare, attraverso l’Interpol Australia, all’autorità giudiziaria competente.

Anche la prima relazione coniugale della De Nardo si era quindi chiusa in modo tragico.

Il primo marito, Ottorino Tonon, emigrante con la famiglia, era annegato in un lago in Australia. Un incidente che in queste ore è tornato inevitabilmente all’attenzione degli inquirenti. All’epoca la De Nardo era una giovane mamma, rimasta vedova decisamente troppo presto con una figlia piccola.

Sally era nata proprio in Australia e poco dopo quella tragedia lei e la madre avevano fatto ritorno in Italia, quando la mamma si era sposata nuovamente con Eliseo David, dando così alla figlioletta quel padre che era prematuramente scomparso. La piccola non aveva mai quindi realmente conosciuto il papà naturale, ma in Eliseo David aveva trovato il sostegno paterno che le era venuto a mancare.

E già nei lunghi interrogatori che hanno seguito la tragedia, gli inquirenti hanno fatto diverse domande alla donna sulla morte di quel primo marito. «Vivevamo in Australia - ha raccontato la De Nardo - e quel giorno eravamo andati a fare una gita al lago con degli amici. Noi mogli con i bambini piccoli eravamo rimaste a riva, mentre gli uomini uscivano al largo con una sorta di pneumatico di gomma». Agli uomini della squadra mobile però non basta, vogliono capire cosa sia accaduto con esattezza. «All’improvviso è scoppiato un violento temporale - ha aggiunto la donna - il gommone a qual punto si è ribaltato e lui è rimasto sotto. Gli altri sono però riusciti a salvarsi, mentre mio marito è morto annegato».

La De Nardo ha poi raccontato agli investigatori che la magistratura aveva disposto un’autopsia sul corpo del marito. E, alle domande sempre più incalzanti dei poliziotti, la donna si è difesa affermando di non c’entrare nulla con quella tragedia. «Io non ero al largo con gli uomini - ha sottolineato - ero rimasta a riva con Sally e le altre donne. Quello fu veramente un tragico incidente».

Le parole della donna, che sarà interrogata domani mattina in tribunale a Treviso, non convincono del tutto gli inquirenti.

Tanto che il questore Damiano ha chiesto formalmente la riapertura del fascicolo sulla morte di Tonon.

Si potrà così scoprire se qualcosa era sfuggito ai poliziotti australiani. E se Laura De Nardo abbia avuto un ruolo attivo anche in quella che, per tanti anni, è sembrata a tutti solo una tragica fatalità.

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