Oggi in gara sul lago le barche “naturali”

FARRA D’ALPAGO. La barca “bio” più leggera al mondo ospite della Lega navale di Belluno sul lago di Santa Croce. Una storia fatta di studio, di impegno e passione quella che dal 2008 a oggi ha portato un affiatato team composto da una quarantina di studenti dell’università di Padova a uno studio interdisciplinare finalizzato all’ideazione, alle realizzazione e alla conduzione di tre barche da regata con oltre il 70% di materiali naturali impiegati per lo scafo.
Ieri sul lago erano presenti tutti e tre i prototipi, ultimo in ordine di tempo uno scafo realizzato con l'utilizzo della fibra di lino e del legno di balsa nel cantiere navale dell’Università di Padova. A condurre le tre imbarcazioni in Alpago una pattuglia di studenti velisti tra cui l’istruttore Fiv, allenatore del gruppo e già fondatore del gruppo Project R3, Giacomo Pelliccioli, oggi ex universitario e socio della Lega navale di Belluno dal 2007.
«Il lago di Santa Croce ha portato bene al nostro progetto», ha spiegato ieri in attesa che il vento, in leggero ritardo sulla tabella di marcia, consentisse di varare “Aretè” e “Aura”, secondagenita del progetto e vincitrice nel 2010 del campionato nazionale della classe organizzato ogni anno dalla società romana “Mille e una vela”. «All’Argentario io e Silvia Zennaro abbiamo vinto proprio dopo esserci allenati a luglio su questo lago», ricorda Pelliccioli che punta a bissare il successo quest’anno a Rimini, a settembre, con “Aretè”, un’imbarcazione da regata a elevate prestazioni, non più con lo scafo in legno come le due precedenti, ma in fibra di lino e legno di balsa con i quali è stato realizzato per mezzo di una struttura a sandwich uno skiff a vela di 15 piedi. Lo skiff è una deriva (minore di 6 metri) dotata di una grande superficie velica e una limitata superficie bagnata, che usa il peso dell’equipaggio per controbilanciare la spinta delle vele. Sono imbarcazioni molto veloci, che richiedono elevate capacità tecniche e fisiche per essere portate al massimo della loro prestazioni. I più conosciuti sono il 49er (deriva olimpica da Sidney 2000), e il 18 piedi australiano.
Oggi “Aura” e “Aretè” (“Argo” ha bisogno di cure e resterà a guardare competere le sorelle minori) parteciperanno, vento permettendo, a una combattuta prova del Campionato sociale di vela della Lni di Belluno. Nel campo di regata, insieme a Pelliccioli, scenderanno a più riprese Pietro Barucco, Andrea Paduano, Gabriele Gazzaneo, Antonio Sardelli, Elena Paduano, Martina Ciani Bassetti, Mirko Juretic e Tommaso Polato. Alcuni di loro, quelli che fanno parte della XIII zona Fiv (Trieste), non sono nuovi a veleggiare sul lago di Santa Croce. Fin da giovanissimi, prima di diventare universitari, hanno svolto infatti numerosi allenamenti estivi guidati tradizionalmente da Tullio Sain, vecchio lupo di mare e amico da sempre della Lni di Belluno.
Ezio Franceschini
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