Occhiali rubati a Luxottica Arrivano le condanne
AGORDO
Montature da vista e da sole, griffate, rubate a migliaia da dipendenti infedeli dello stabilimento Luxottica di Lauriano (Torino): occhiali poi finiti anche nelle vetrine di ottici del Veneziano. Un meccanismo ben oliato, che contava sul margine di guadagno garantito dall’acquisto a basso prezzo delle montature rubate per poi rivenderle a costo di mercato. Ieri si è chiuso il processo a quelli che – secondo la Procura di Venezia – sono i destinatari del vorticoso giro d’affari in nero: un import-export che al centro vede Sergio De Paola, titolare di un negozio di ottica a Santa Maria di Sala, che già nel 2019 ha patteggiato 2 anni e 6 mesi, uscendo di scena. Ieri è arrivata la condanna con rito abbreviato per gli altri imputati di quest’indagine che ha visto Luxottica costituita parte offesa. Un anno e 10 mesi e 2500 euro di multa per Amedeo Lugato (residente a Spinea), che secondo l’accusa sarebbe stato il “piazzista” di De Paola. Un anno e due mesi e 1800 euro di multa per il mestrino Orazio Romano: insieme al napoletano Michele Spigno (un anno e 10 mesi e 2400 euro per lui) e al romano Pasquale Scalise (irreperibile e quindi per la legge europea non processabile) sono accusati di aver acquistato da De Paola in un’occasione 360 montature per quasi 13 mila euro e in un’altra, altri 120 occhiali. Un anno e 2 mesi per l’italiano di Forni di Sopra (Udine) con residenza a Nanterre, Loris Lozza, e 18 mesi di reclusione e 2 mila euro di multa per il francese Seyed Mehdi Emami Meybodi. —
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