“Nuove Dolomiti”, pronto il nuovo itinerario intorno al monte Cridola

DOMEGGE. Il Cai sta perfezionando un nuovo itinerario, quello delle “Nuove Dolomiti”, intorno al monte Cridola, e specificatamente al Nodo di Scodavacca. L’itinerario parte dal lago di Centro Cadore, passa dal rifugio Casera Cercenà, dalla Baita Sociale dedicata a Natale Da Deppo, risale il Cadin di Montanel e, guadagnato il lato meridionale del gruppo del Cridola, ricalca una sequenza di cenge erbose e rocciose che raggiungono l’ampio valico di Forcella Scodavacca.
Il rientro avviene, in direzione del punto di partenza, dal Rifugio Padova nell’alta Val Talagona. L’itinerario fu ideato nel 2017, nel 50° anniversario del Cai di Domegge, e verrà inaugurato in estate.
«Non si tratta di un sentiero comune, accessibile a chiunque e destinato alla massa esultante e consumista che frequenta le Dolomiti vecchie, per capirci quelle addomesticate con strade a due corsie, terrazze di cemento e mega parcheggi, comodi rifugi/ristorante, cavi e funi, gradini e parapetto», avvertono al Cai di Domegge, «il nostro è un tragitto selvaggio destinato a chi ama l’avventura, la solitudine, la libertà esclusiva».
Unico rifugio “al passo coi tempi” e possibile giusta ricompensa al termine del viaggio è il Padova, accogliente e con un menù classico. Ma ecco l’itinerario: Rif. Cercenà – Baita Soc: dislivello 950 metri in salita, lunghezza 3 km, tempo di percorrenza 2,5 ore; Baita Soc – Forc. Scodavacca: dislivello 470 metri in salita + 440 in discesa, lunghezza 4, 5 km, tempo di percorrenza 6 ore; Forc. Scodavacca – Rif. Padova: dislivello 750 metri in discesa, lunghezza 3 km, tempo di percorrenza 1 ora; Rif. Padova – Rif. Cercenà: dislivello 230 metri in discesa – lunghezza 3, 5 km – tempo di percorrenza 1, 5 ore. Totale: dislivello 1420 metri in salita e 1420 metri in discesa, lunghezza 14 km, tempi di percorrenza 11 ore.
Il sentiero è sezionabile in tre parti: la prima dal Rifugio Cercenà alla Baita Sociale (h. 2. 30); la seconda dalla Baita Sociale a Forcella Scodavacca (6/7 h.) passando dalla solitaria Forcella del Crodon di Scodavacca da cui si può velocemente salire alla omonima cima; la terza, che chiude l’anello, dal valico al Rif. Cercenà passando dal Rif. Padova.
«I rari passaggi attorno al I/II grado sono superabili con la buona volontà ed il piede fermo, l’assenza di vertigini e l’abitudine ai terreni selvaggi. L’itineraio non è una rincorsa di cavi. Quando racconterete agli amici di ciò che avete fatto, state certi che vi guarderanno stupiti; e solo la vostra capacità di comunicare sensazioni originali vi darà accesso alla loro comprensione. Per gli insicuri sono posti in loco pochi spit per la progressione e per l’assicurazione. Per la sicurezza nella scelta dell’itinerario sono utilizzati dei segnavia direzionali dedicati; altri cartelli verranno posti ad indicare le salite alle varie cime. —
Francesco Dal Mas
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