Nulla da fare per le Poste di Meano

Santa Giustina, l’azienda ha spiegato al sindaco Vigne che la scelta è definitiva

SANTA GIUSTINA. La chiusura dell’ufficio postale di Meano è cosa fatta, da cui non si torna indietro.

Dopo l’incontro avuto dal sindaco di Santa Giustina, Ennio Vigne, con il direttore regionale di Poste Italiane, ieri mattina, questo dato è diventato certo.

La notizia era arrivata come un fulmine a ciel sereno a inizio febbraio, quando una lettera di Poste Italiane notificava al Comune che lo sportello della popolosa frazione era uno di quelli scelti per la chiusura, senza dare ulteriori spiegazioni. Una sorte condivisa con Belluno, che perde due sportelli, mentre in altri comuni si parla di riduzioni di orari di apertura. «L’incontro ci ha permesso di capire le ragioni per cui la scelta è caduta proprio su Meano», spiega Vigne dopo la riunione, «non ci sono questioni di utenza o volume delle operazioni ma solo il fatto che questo sportello era abbastanza vicino sia a Santa Giustina che a Bribano, ma anche a Sospirolo. Una scelta che rientra nel piano di razionalizzazione nazionale del servizio, che prevede in prospettiva, secondo le linee guida del Governo, di arrivare a un unico sportello per ogni comune».

Il confronto a Venezia è stato positivo, se non altro perché si sono capite le ragioni di una scelta che, a differenza da quanto sembrava, è stata frutto di una condivisione con i vertici provinciali di Poste Italiane. «La situazione verrà riportata in consiglio comunale e analizzata al più presto in riunione dei capigruppo», chiarisce ancora Vigne, «per valutare come muoverci: quello che ho già fatto presente è che anche l’ufficio di Santa Giustina presenta delle criticità come la difficile accessibilità coi mezzi pubblici e lo scarso parcheggio, il fatto che è già sovraffollato e aperto solo al mattino, e la chiusura di Meano porterà lo spostamento di un’utenza di un centro abbastanza grosso, che avrà un impatto non così irrilevante. Ma in prospettiva queste valutazioni di Poste Italiane sono preoccupanti per l’impatto che possono avere in futuro su tutto il territorio bellunese». Resta la certezza che con il 14 aprile l’ufficio postale di Meano calerà la serranda per non riaprirla più.

Anna Apollonia

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