Non si fermò all'alt della Finanza
Una vicenda curiosa emersa in un'aula del tribunale

L’ingresso del tribunale di Belluno
BELLUNO.
Riprende il 1º febbraio il processo a Nicola Concato, 37 anni (difeso dall'avvocato Alessandra Conti), accusato di sostituzione di persona e false generalità sulla propria identità personale. Il fatto per il quale Concato è sotto processo risale al 18 novembre di quattro anni fa. L'uomo viaggiava a velocità sostenuta, a bordo della sua utilitaria, con a fianco una giovane donna feltrina, quando, all'altezza del Boscon, tra Belluno e Sedico, si trovò davanti una macchina della Guardia di Finanza. Invece di rallentare la corsa, Concato, secondo quanto è stato ricostruito ieri in aula, superò la macchina delle Fiamme Gialle. I finanzieri, visto l'affronto, azionarono i lampeggianti, nel tentativo di far accostare l'auto dell'imputato. Nulla da fare. L'inseguimento terminò qualche chilometro più avanti, nei pressi di una pizzeria di Sedico. A quel punto, il giovane fu costretto a scendere dall'auto e a dare le proprie generalità. Solo che ai finanzieri diede un nome diverso da quello effettivo. A confermarlo, in aula, anche la giovane donna che gli viaggiava a fianco. «Mi disse di aver dato ai finanzieri un nome inventato al termine del controllo», ha confermato la testimone al giudice Elisabetta Scolozzi. Si torna in aula a febbraio.
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