«Nessun passo avanti sul collegamento sciistico»

Comelico Superiore. Zandonella e il gruppo di minoranza contro il sindaco «Ad oggi non sappiamo nemmeno quale sarà il futuro delle terme di Valgrande»
Di Stefano Vietina

COMELICO SUPERIORE. «Un anno perso dietro alla normale amministrazione, senza far nessun passo avanti nel collegamento sciistico fra il Comelico e la Val Pusteria e senza dire una parola sul futuro delle terme di Valgrande». Sono queste le accuse principali che la minoranza, per bocca di Daniele Zandonella, rivolge all’amministrazione di Comelico Superiore guidata da Marco Staunovo Polacco.

«Invece che impegnare risorse già disponibili e altre nuove per interventi utili allo sviluppo e che possano aiutare l'economia e il lavoro sul territorio, l'amministrazione le impiega in manutenzioni e in mezzi per la manutenzione. Guardiamo, ad esempio, come intendono impiegare le risorse che derivano dall'ex Fondo Brancher». A questo proposito, sottolinea che le due quote di 500 mila euro ciascuna (annualità 2013/2014) «sono state impegnate dal Comune, per la metà per una pedonale dal ponte Padola alla piazza lungo via Milano; per l'altra metà per una serie di acquisti di mezzi e dotazioni per il Comune e per i vigili del fuoco volontari dei due distaccamenti di Dosoledo e Padola. A questi vanno mezzi e materiali per 140 mila euro. Invece tra i mezzi per il Comune non compare un nuovo scuolabus, visto che il mezzo attuale ha 10 anni». Un ulteriore contributo di 225.000 euro è stato assegnato al Comune per sistemare una facciata del Municipio.

E la minoranza invece cosa avrebbe fatto? «Si potevano spendere meglio, come ad esempio proseguire la passerella dal ponte Padola al bivio per allacciarsi con la passerella esistente ai Deppi; rifare tratti di impianti di illuminazione che il sindaco, da consigliere di minoranza, sollecitava come urgenti; realizzare il collegamento Padola-Danta con un tratto di strada boschiva già individuato e progettato. Inoltre in tutta la provincia si inaugurano piste ciclabili e noi invece stralciamo il collegamento tra Comelico di Sopra e Comelico di Sotto».

Ma c'è un punto ancora più preoccupante, secondo Zandonella. «Non abbiamo certezza sull'impiego dei 16 milioni di euro già acquisiti a suo tempo per il collegamento sciistico fra Comelico e Val Pusteria: un anno è passato ed ancora “le carte” non sono a posto; la convenzione firmata nel marzo 2014 a Verona fissa 36 mesi di tempo per la realizzazione, e più di un anno se ne è andato. La società Sextner Dolomiten, che ha salvato i nostri impianti e le stagioni turistiche, vuol dar seguito alla programmazione. Non vorremmo che volgesse lo sguardo all'Austria per i nostri ritardi».

Infine le Terme. «Nel programma pluriennale 2015/2017 non si fa cenno al problema delle terme, per cui il sindaco, da consigliere di minoranza, richiedeva la messa in mora della società gestrice, perché non pagava regolarmente i canoni. Ora che le cose si sono definite, cosa fa l'amministrazione? Tace».

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