Nessun nuovo traliccio fra Auronzo e Cortina
Terna interrerà la nuova linea fra Somprade e Zuel, come vuole la popolazione

sdr
AURONZO-CORTINA. Nessuna autostrada elettrica ai piedi delle Dolomiti. Terna ha deciso che la linea fra Zuel e Somprade sarà completamente interrata. Hanno avuto la meglio le proteste popolari. Ed è la prima volta che accade in Italia.
Terna lo ha comunicato ieri ai sindaci di Auronzo, Tatiana Pais Becher, e di Cortina, Gianpietro Ghedina, in due incontri avvenuti nei rispettivi municipi. Ad Auronzo il mattino, a Cortina il pomeriggio. Sotto terra finirà una linea da 132 kv, lunga 25 chilometri. Partirà dalla stazione di Somprade, ad Auronzo, posta in prossimità del fiume Ansiei, per percorrere un tracciato che seguirà quasi interamente la strada regionale, passando quindi in territorio del comune di Cortina attraverso la Val Bona e il Passo Tre Croci. Nessun filo dell’alta tensione, dunque, impedirà di osservare le Tre Cime di Lavaredo o il Cristallo, o ancora il Sorapis, liberi da ogni disturbo. La soluzione, precisa Terna, è stata trovata grazie alla proficua collaborazione della Regione Veneto. Con la Regione sono stati anche realizzati numerosi sopralluoghi nelle zone interessate dal futuro progetto.
Non solo, l’intesa mette in conto anche la realizzazione di una stazione nella zona industriale di Cima Gogna di Auronzo per poter collegare la linea da 130 kV con quella da 220 kV che da Lienz va a Soverzene, mettendo così in sicurezza le linee da 130 kV in caso si verificassero nuovi eventi calamitosi come quelli dell’inverno 2013-2014, scongiurando così eventuali nuovi black-out energetici.
«L’impegno è tanto più straordinario», afferma il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher, «perché mette in sicurezza territori protetti dall’Unesco». Quando ieri mattina la neoeletta sindaca si è trovata di fronte la delegazione Terna, in municipio, era scura in volto. Dopo il vertice, non riusciva a nascondere la sua soddisfazione, più che raggiante. «È una conquista storica», continuava a ripetere, pensando ai vari territori italiani che hanno chiesto un analogo trattamento, senza però riuscire ad ottenerlo.
Il vertice si è svolto in municipio. Per Terna erano presenti il responsabile Unità Nord Est, Stefano Lorenzini, la responsabile autorizzazioni e concertazione Fiorenza Roghi, due ingegneri e il responsabile comunicazione. Per il Comune presenti il Sindaco Tatiana Pais Becher e l’ex sindaco Walter Antoniol. A tema, oltre al progetto del nuovo elettrodotto, anche la realizzazione di una nuova stazione da realizzare ad Auronzo per poter collegare la linea da 130 kV con quella da 220 kV che da Lienz va a Soverzene.
I dirigenti di Terna sapevano già che non potevano salire fin sotto le Tre Cime rilanciando la via area. All’open day organizzato da Terna a gennaio, allora in veste di capogruppo di minoranza, Pais Becher aveva espresso con fermezza pubblicamente la sua posizione di assoluta contrarietà, condividendo la posizione del direttore del Parco Naturale delle Dolomiti D’Ampezzo Michele Da Pozzo.
«Non possiamo certo permettere che il patrimonio ambientale di rara bellezza lasciatoci in eredità dai nostri avi, oltre ad essere Patrimonio Dolomiti Unesco, venga per sempre rovinato da tralicci che potrebbero avere un’altezza di 30 metri» aveva detto all’epoca. Quando Terna ha saputo che questa combattiva signora aveva preso il comando di Auronzo, in un batter d’occhio ha deciso di cestinare il progetto aereo e di scendere invece, sotto terra.
Pais Becher, assaporando il profumo di una vittoria sperata ma inattesa, si è detta molto soddisfatta dell’intesa raggiunta per l’intervento fra Auronzo e Cortina e ha ringraziato calorosamente Terna «per avere recepito le esigenze della cittadinanza e degli amministratori locali, fatto importantissimo se pensiamo al valore paesaggistico del territorio interessato dal progetto sui due comuni di Auronzo e Cortina».
Il sindaco ha quindi invitato Terna a ritornare in municipio per illustrare il progetto alla giunta, fissando già la data di lunedì 18 settembre. In questa data si tratterà anche del secondo progetto, di importanza non inferiore. «La realizzazione della stazione, con grande soddisfazione da parte nostra», conferma Pais Becher, «prevede lo spostamento di alcuni tralicci che attualmente interessano sia la zona residenziale sia quella industriale di Cima Gogna, liberando quindi un’area di pregio dalla linea aerea».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video